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«Più letterale possibile, libera quanto necessario»

«Più letterale possibile, libera quanto necessario» è il motto del gruppo di studiosi della Divisione di Educazione cristiana (ora Comitato per la traduzione e l’utilizzo della Bibbia) del Consiglio nazionale delle chiese di Cristo negli Usa (NccUsa), che nel 1989 ha prodotto la New Revised Standard Version (Nrsv), la traduzione della Bibbia in inglese ritenuta più accurata, e ampiamente ecumenica in quanto realizzata e utilizzata sia dalle tre grandi famiglie” cristiane (cattolica romana, chiese ortodosse, chiese protestanti, dal protestantesimo storico alle chiese evangeliche, al mondo anglicano) sia (ovviamente per l’Antico Testamento) dal mondo ebraico.

Oggi, tre decenni dopo, arriva una versione aggiornata, come annunciava a metà ottobre l’agenzia stampa Nev alla fine dell’articolo (ripreso da Riforma qui) sul nuovo Consiglio nazionale delle chiese, il più ampio organismo ecumenico degli Usa, che riunisce 37 chiese cristiane rappresentando più di 35 milioni di fedeli.

La nuova revisione, curata una cinquantina di studiosi della Society of Biblical Literature (Sbl) per conto del Ncc in un lungo lavoro iniziato nel 2017, è stata presentata a metà novembre, con l’annuncio della prossima uscita cartacea (prevista per il maggio 2022 presso diversi editori) e digitale, già disponibile sul sito della Friendship Press, sussidiaria del NccUsa, a questo link e tramite la app Word@Hand.

Non una nuova traduzione, quindi, ma un “aggiornamento”, con circa 12.000 parole o espressioni modificate (circa 20.000 le revisioni totali), che risponde a diverse esigenze, tra cui quella di adeguarsi alla “moderna sensibilità” dei lettori di oggi, soprattutto rispetto ad alcuni temi e ambiti quali la sessualità, lidentità di genere, la schiavitù, la multiculturalità, le malattie e la disabilità. I Magi diventano “uomini saggi”, gli “epilettici, paralitici, lebbrosi” diventano “persone affette da epilessia, paralisi, malate di lebbra”.

Infatti, come si legge nelle FAQ sul sito della Friendship Press, «la traduzione appena aggiornata offre un linguaggio più diretto e inclusivo e una maggiore sensibilità culturale, priva degli involontari pregiudizi e ambiguità delle versioni precedenti».

Ma la sensibilità mutata in questi ultimi trentanni non è l’unica ragion d’essere della revisione. Come si legge ancora sul sito della Friendship Press, infatti, il lavoro di traduzione si basa «senza eccezioni sulle analisi testuali più aggiornate». In particolare, l’aggiornamento si focalizza su tre aree: progressi nell’analisi critica e filologica dei testi, a partire dalle pubblicazioni dei Manoscritti (o Rotoli) del Mar Morto, che hanno trasformato il rapporto con la tradizione ebraica (testo masoretico) su cui era basata la Nrsv; note al testo, che nella versione precedente erano incomplete e incoerenti, nella revisione vengono completate segnalando per esempio laddove nella traduzione sono state aggiunte parole non presenti nella fonte o questa non è stata seguita; e infine stile, con il mantenimento del motto storico «più letterali possibile, liberi quanto necessario» per garantire una traduzione fluida, gradevole e comprensibile.