epifania2022

La luce è Gesù Cristo

 

Perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplende nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo (II Corinzi 4,6)

Nell’antichità cristiana il 6 gennaio si festeggiava il battesimo di Cristo, perché la chiesa vi vedeva la manifestazione (epifania) di Dio nel suo Figlio. Il 6 gennaio era stata la festa di varie divinità pagane (Dioniso, Eone e Osiride) che venivano defenestrate dal Cristo, il vero sole di giustizia. Per la chiesa cristiana la nascita di Cristo coincideva con la manifestazione divina nell’umanità. Infatti il 6 gennaio la chiesa festeggiava insieme il Natale e il battesimo di Cristo, l’adorazione dei pastori, l’omaggio dei Magi e anche il miracolo delle nozze di Cana, tutti episodi incentrati sulla rivelazione di Dio in Cristo. Decisiva era l’idea della festa della manifestazione, non la sua data. Era la festa della luce di Cristo che splendeva per tutto il mondo.

La luce è Gesù Cristo, immagine di Dio. Questa immagine non è un’immagine evidente, perché Dio si fa ritrarre nel volto di un bimbo prima, di uomo sofferente poi. Niente a che fare con statue dorate e trionfanti. L’immagine di Dio non è un’immagine umana divinizzata, ma il suo contrario: l’immagine del Dio fatto essere umano, del Dio più profondamente umano, che si rivela non in un volto estatico che vede il cielo, ma in un volto sofferente che vede il male del mondo e che ne soffre sulla sua persona. Tanto questa immagine è non religiosa, non conforme, non graziosa e non rassicurante, che una consistente parte dell’umanità non la riconosce, e cerca Dio in tante immagini. Ma in questa immagine, e solo in questa immagine, c’è la luce. Cioè la rivelazione divina piena, sufficiente, abbondante. In Gesù Cristo, immagine di Dio. Quella luce, quella rivelazione che il cuore umano non potrebbe concepire, che la chiesa non può gestire, e che lascia stupefatti tutti. I Magi davanti al bambino, il centurione davanti all’uomo crocifisso, e anche noi oggi.

Che cosa posso sapere di Dio? In Cristo, Figlio, rivelazione e dono di Dio, si apre la porta alla conoscenza di Dio. Una conoscenza più grande di quanto siamo in grado di accogliere e davvero sovrabbondante per la nostra salvezza e la nostra gioia.

Tratto da chiesavaldese.org