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Il ruolo delle comunità di fede nei processi di integrazione

Dopo un anno di sosta forzata riprende il convegno annuale di Ecumenica, che si svolgerà giovedì 18 novembre, dalle 18 alle 21, nel Salone della Casa Valdese di Torino, in corso Vittorio Emanuele II 23.

Il tema scelto per quest’anno è Il ruolo delle comunità di fede nei processi di integrazione.

Partendo dal concetto che le migrazioni non si fermano con i muri o con il commercio dei destini di migranti e profughi, il convegno di Ecumenica cercherà di andare oltre e di dare risposta ad alcuni delicati interrogativi. Dopo l’accoglienza, come intervengono le Comunità di fede? Quali e quanti percorsi sono previsti e seguiti per favorire ed attuare i processi di integrazione? Quali principi religiosi sono alla base di questi percorsi? Si può rilevare che tali principi siano simili nelle diverse fedi?

Dopo l’arrivo nel paese di accoglienza, i migranti in certi casi riescono a rafforzare l’identità religiosa e culturale, entrando a far parte delle comunità di appartenenza. In altri casi invece sono principalmente ospiti della società che li riceve: in questo caso, che integrazione offrono le varie comunità di fede presenti sul territorio? Quale forma di integrazione viene scelta a seconda della presenza più o meno maggioritaria di determinate fedi?
L’intenzione è quella di proporre una riflessione profonda sulla situazione attuale e le future prospettive, ormai immediate.

Conferma Beppe Valperga, curatore di Ecumenica: «Ciò che facciamo da anni è proprio offrire la possibilità di affrontare argomenti che a volte vengono elusi, cercando di portare il nostro piccolo aiuto di testimonianza. Vorremmo cercare di capire a che punto è, davvero, l’integrazione dei migranti. Quale impegno, quali prospettive ci sono da parte delle comunità di fede? Si tratta di un tema cruciale: molte confessioni hanno definito chiaramente questi percorsi di inserimento nella società e del percorso di integrazione fanno parte i corsi di lingua, la comprensione reciproca. I principi religiosi che sono alla base di questi percorsi di aiuto all’integrazione dovrebbero essere uguali, come finalità, per ogni fede e le stesse comunità di fede sono punti di riferimento importanti: possono essere d’aiuto, suggerire dei percorsi. Non dimentichiamoci che la spiritualità è spesso un’esigenza primaria, al pari di cibo, vestiario e luogo dove dormire».

Le relazioni introduttive saranno curate dai sociologi Paolo Naso e don Luigi Berzano. Seguiranno gli interventi di vari rappresentanti delle religioni nel Comitato Interfedi della Città di Torino e di religiosi ed esperti attivi nei processi di integrazione, tra cui Rav Ariel Di Porto, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino, don Fredo Olivero, storico volto della Pastorale Migrante, Berthin Nzonza, presidente dell’Associazione Mosaico Azioni per i rifugiati, Younis Tawfik del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma di Torino.

Il Convegno di Ecumenica fruisce del contributo dell’otto per mille della Chiesa Valdese ed è promosso dal Centro Culturale Protestante con il patrocinio della Chiesa Valdese di Torino e del Comitato Interfedi della Città di Torino.

Ingresso libero e consentito sino al completamento dei posti disponibili. Le norme vigenti prevedono il Green Pass e l’uso della mascherina.

Ecumenica nasce dall’esperienza del Centro di Documentazione sul Terzo Mondo, ricco tra l’altro  di una vasta produzione cinematografica, televisiva ed audiovisiva a tematica religiosa e spirituale, e si realizza come servizio per la pace e il dialogo interreligioso.

Da ormai diversi anni, in partenariato con la “Città di Torino – Settore Cooperazione Internazionale e Pace” e la Chiesa Valdese, Ecumenica ha avviato e realizzato attività culturali e informative con la collaborazione e il diretto coinvolgimento di qualificati esponenti ed esperti delle confessioni religiose presenti sul territorio, in un clima di reciproco rispetto e confronto positivo e propositivo che si è progressivamente consolidato.

Ecumenica promuove e organizza annualmente iniziative atte a favorire confronti e conoscenza presso i più vasti strati di pubblico, come seminari, convegni, conferenze, presentazioni di libri e prodotti cinetelevisivi mirati alle esigenze delle varie realtà e committenze.