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«Focus: Palestine»

La Comunione mondiale delle chiese riformate (Wcrc) ha pubblicato Focus: Palestine, una risorsa completa che raccoglie le testimonianze dei palestinesi inserendole nel contesto teologico, storico e politico. Il manuale è il risultato diretto delle azioni intraprese dal Consiglio Generale della Wcrc nel 2017, che accolse le grida di giustizia e solidarietà dei cristiani palestinesi.

«Oggi esprimiamo gratitudine per aver fatto un passo avanti nel nostro impegno e sostegno ai nostri fratelli e sorelle palestinesi che continuano ad affrontare l’ingiustizia e la sofferenza. Celebriamo insieme il lancio di una risorsa preziosa, Focus: Palestine, mentre invitiamo le nostre chiese ad ascoltare le storie dei palestinesi e rivisitare le teologie che sono state impiegate per legittimare l’oppressione del popolo palestinese. Oggi riprendiamo il nostro cammino insieme per una voce profetica», ha affermato Najla Kassab, presidente della Wcrc.

Un webinar, a cui hanno partecipato relatori da tutto il mondo, ha lanciato ufficialmente la risorsa, che si compone di tre parti: 1) Voci e obiettivi; 2) Teologie, ideologie e resistenza; 3) Sistemi del peccato e il microcosmo di Gerusalemme; vi sono poi: un’ampia appendice e più di una dozzina di video.

«Nessun cambiamento avverrà allo stato attuale a meno che e fino a quando non ci saranno voci forti provenienti dalla società civile, comprese le organizzazioni religiose, per chiederne la fine e per chiedere che i leader politici e diplomatici pongano questo come una delle questioni più importanti nell’agenda internazionale», ha affermato Michael Lynk, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati.

Muna Nassar, scrittrice palestinese attivista del Christian Palestinian Movement, ha affermato che contro l’occupazione e l’oppressione in corso è importante impiegare forme di resistenza nonviolente, «perché la violenza genera solo violenza. È molto importante per il mondo internazionale accettare che il BDS (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) sia uno dei mezzi a cui il popolo palestinese ha scelto di resistere e che è stato utilizzato con successo».

«Mi dispiace così tanto che la Bibbia, lo stesso libro che leggo e studio ogni giorno e che significa molto per portare la vita a molte persone, stia arrecando dolore e sofferenza al popolo palestinese», ha affermato Dario Barolin, segretario esecutivo di AIPRAL, il Consiglio regionale del Wcrc in America Latina. «È molto problematico per le religioni sostenere l’ingiustizia. Come valdesi abbiamo imparato a non usare mai la nostra fede per giustificare l’uso del potere o dell’oppressione».

«Per noi, portare avanti la lotta contro l’apartheid su basi politiche e teologiche è diventata una questione di fede. Se non sei in questo dalla parte giusta, stai tradendo il vangelo di Gesù Cristo. Non si può ignorare la sofferenza e la morte dei palestinesi e poi pretendere di essere battezzati nel nome di Gesù Cristo, colui che perdona i peccati», ha commentato Allan Boesak, leader della Chiesa riformata olandese sudafricana e attivista anti-apartheid.

«Ascolta l’appello palestinese rivolto alla chiesa. Ascolta le loro storie e le loro lotte; vedi la loro speranza e resilienza. E poi, “Va’ e racconta”, e agisci con coraggio. La nostra speranza è che questo manuale vi incoraggi a dire la verità. Che sia un pellegrinaggio del cuore, ma ancor di più un cammino nella solidarietà e nella giustizia», hanno dichiarato Katherine Cunningham e Noushin Darya Framke, co-autrici di Focus: Palestine.

È possibile scaricare gratuitamente la risorsa dal sito web di Wcrc.