belarus_in_europe

«Insopportabile ciò che accade ai migranti in Bielorussia»

Il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), Heinrich Bedford-Strohm, ha chiesto soluzioni politiche per la situazione dei rifugiati al confine polacco-bielorusso. «La dignità umana vale anche qui», ha detto il vescovo regionale bavarese in una conferenza stampa online per presentare la parola comune sulla migrazione delle due maggiori chiese del Paese, l’evangelica appunto, e la cattolica. «Abbiamo bisogno di una soluzione che garantisca che le persone al confine non vegetino come merce di scambio per il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko», ha aggiunto Bedford-Strohm. «Ciò è insopportabile e scandaloso».

Sono necessarie ulteriori sanzioni per la Bielorussia, ma occorre anche lavorare su soluzioni politiche, ha sottolineato Bedford-Strohm. Si aspetta che il governo polacco, come tutti gli altri governi europei, rispetti le tradizioni giuridiche e i valori etici europei.

Il vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca, Franz-Josef Bode, ha affermato che ora è importante anche utilizzare i contatti con le chiese partner in Polonia per migliorare la situazione dei profughi. Le organizzazioni umanitarie della chiesa Caritas e Diakonie stanno già lavorando al confine. Bode ha sottolineato che è particolarmente importante ora che le chiese trovino parole comuni di orientamento sulla politica migratoria. Il testo di 214 pagine è intitolato “Rendere umane le migrazioni” .

Abbiamo l’impegno di «prenderci cura dei più deboli e di difendere coloro che non hanno voce. Tra questi, migranti e rifugiati hanno un posto particolare nel messaggio biblico», ha scritto il Sinodo della Chiesa evangelica della confessione augustana in Polonia in una dichiarazione che chiede la protezione dei diritti dei richiedenti asilo e migranti al confine tra Bielorussia e Polonia. Nelle ultime settimane, migliaia di persone sono rimaste bloccate in un limbo, mentre tentavano di attraversare il confine con la Polonia e quindi entrare nell’Unione Europea. Molti hanno sofferto nelle foreste al confine e sono senza mezzi di sostentamento e sicurezza. Indipendentemente dalla loro origine, status o religione, tutti i richiedenti asilo e i migranti «devono essere trattati con umanità e in conformità con gli standard del diritto internazionale», ha scritto il Sinodo della chiesa polacca. Questo «significa fornire le cure necessarie e l’opportunità di far loro beneficiare delle procedure di protezione internazionale». Il Sinodo ha anche chiesto un «discorso pubblico responsabile in Polonia, volto ad alleviare le paure dei concittadini, piuttosto che alimentare le paure dell’altro da noi, il costo è pagato dai nostri vicini che sono i più vulnerabili». Infine, il Sinodo ha invitato «i parrocchiani a non rimanere indifferenti alle vittime di questa crisi e, per quanto possibile, ad impegnarsi per aiutare coloro che ora sono particolarmente bisognosi».

 

Foto di TUBS