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Storico accordo e le chiese riformate latinoamericane salvano il loro grande patrimonio librario

Il 15 ottobre 2021 sarà segnato nella storia del protestantesimo del Río de la Plata e dell’America Latina. In un evento senza precedenti in Argentina, cinque storiche chiese protestanti hanno firmato un accordo con l’Università Pedagogica Nazionale (Unipe) che porterà alla riapertura dell’ex biblioteca Isedet, che ha dovuto chiudere i battenti nel 2016, a seguito di una profonda crisi istituzionale. L’Isedet era l’Istituto superiore evangelico di studio teologici di Buenos Aires, che per 131 anni è stato il centro di formazione teologica per gli evangelici sudamericani. Una decisione molto sofferta quella presa dalle 9 chiese che ne finanziavano le attività, e che nell’ottobre del 2017 hanno invece dato il via al progetto Reet, Rete ecumenica di educazione teologica, una struttura più snella, che combina sessioni di corsi intensivi a una ampia formazione a distanza. Le chiese avevano da subito manifestato l’intenzione di salvare il grande patrimonio librario e documentaristico dell’Isedet e per questo avevano immediatamente avviato valutazioni in merito. Si tratta del maggior archivio teologico del mondo evangelico ispanofono dell’America Latina.

L’iniziativa prevede anche la creazione di un “Centro di documentazione” specializzato in scienze umane e religiose e la cooperazione accademica interistituzionale.

È stato dunque siglato l’accordo quadro di cooperazione interistituzionale tra la Chiesa Evangelica del Río de la Plata (IERP), la Iglesia Valdense del Río de la Plata (IEVRP), la Chiesa Evangelica dei Discepoli di Cristo (IEDC), l’Unione Evangelica Luterana Church (IELU), tutti sponsor del Programma Ecumenico di Educazione Teologica Network (Reet); e la Chiesa Evangelica Metodista Argentina, da un lato, e dall’altro dall’Università Pedagogica Nazionale (Unipe). Per la Chiesa valdese del Río de la Plata, il ramo sudamericano della Chiesa valdese, era presente Brian Tron, membro della Mesa, l’organo esecutivo della chiesa.

Adrián Canellotto, rettore dell’UNIPE, lo ha definito «un traguardo memorabile», ma anche «un punto di partenza, di un accordo frutto di un importante lavoro congiunto». Riferendosi all’importanza della biblioteca, lCanelotto la definisce molto preziosa «per pensare alla fede e per chiunque abbia la pretesa di comprendere il mondo contemporaneo. L’accordo è un modo per preservare le tradizioni che queste chiese conservano e che fanno parte del nostro Paese e della storia dell’America Latina».

L’accordo prevede la futura sottoscrizione di tre accordi specifici. Il primo di essi creerà una Biblioteca universitaria specializzata in Scienze umanistiche e religiose dal fondo bibliografico e documentario raccolto nella Biblioteca dell’ex ISEDET. Un secondo accordo creerà un Centro di documentazione specializzato in scienze umane e religiose, legato alla biblioteca e allo sviluppo di un programma di ricerca orientato alle stesse aree di specializzazione, mentre il terzo accordo promuoverà offerte formative interistituzionali.

Daniel Beros, coordinatore generale di Reet racconte che «Nel prendere la decisione di chiudere l’ISEDET, le Chiese associate hanno assunto l’impegno di dare un nuovo assetto istituzionale alla loro Biblioteca in modo che continui a servire l’educazione teologica ecumenica e il pubblico in generale. L’accordo con l’Università va proprio in questa direzione.

 

Foto: Eugenio Albrecht