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15 missionari protestanti rapiti ad Haiti

Da 15 a 17, nemmeno il numero è ancora chiaro, membri di una missione protestante statunitense, sono stati rapiti sabato 16 ottobre in un’area di Port-au-Prince, la capitale di Haiti.
I missionari americani e le loro famiglie, membri dei Protestant Christian Aid Ministries, sono stati rapiti mentre tornavano da una visita a un orfanotrofio situato a una trentina di chilometri a est della capitale.

Una banda armata chiamata “400 mawozo” ha dirottato diversi veicoli dalle autostrade che controllano, rapendo cittadini statunitensi e un numero ancora sconosciuto di cittadini haitiani. La sicurezza haitiana non è ancora in grado di dire se sia stata resa nota una richiesta di riscatto. Le azioni compiute dalle bande armate ad Haiti si sono moltiplicate dal terremoto del 14 agosto 2021, che ha causato la morte di oltre 2.200 persone. Anche l’assassinio del capo di Stato, Jovenel Moïse, due mesi prima, ha contribuito a questa instabilità.

Uno dei rapiti ha inviato un messaggio disperato a un gruppo WhatsApp quando si è verificato l’incidente, ha riferito il Washington Post: «Pregate per noi, per favore! Siamo tenuti in ostaggio, hanno rapito il nostro autista. Pregate pregate pregate. Non sappiamo dove ci stanno portando», ha affermato il messaggio secondo il quotidiano.

Nell’aprile 2021, dieci persone, tra cui due religiosi francesi, sono state rapite da questa banda nella stessa regione, prima di essere rilasciate venti giorni dopo. «Haiti è un paese molto duro. La paura si vive, si vede, si sente. È un Paese tanto più duro quanto ci aggrediscono le condizioni in cui vivono gli haitiani: l’accattonaggio, le sollecitazioni incessanti… E non c’è via d’uscita». ha raccontato uno degli ostaggi di allora, padre Michel Briand, al sito di informazione Aleteia. «Le persone sono vittime di una società in cui le vita valgono nulla. Solo l’amore salverà il Paese. Se gli haitiani possono mettere amore in chi sono e cosa fanno, possono fare miracoli».

Le bande armate, che da anni controllano i quartieri più poveri della capitale haitiana, hanno esteso il loro potere a Port-au-Prince e dintorni dove stanno aumentando il numero di rapimenti. Secondo il Centro di analisi e ricerca sui diritti umani, con sede nella capitale haitiana, nei primi tre trimestri del 2021 sono stati registrati più di 600 casi rispetto ai 231 dello stesso periodo del 2020.

 

Foto di Elena Heredero: Port-Au-Prince