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Processo Regeni: imputati assenti, nomi presenti

«Il nome degli imputati: generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, noi li scriviamo», si legge sul sito Giulio Siamo Noi, la pagina facebook seguita da 32mila persone e dedicata al giovane italiano ucciso in Egitto e ancora in attesa di verità (ufficiali) e giustizia . 

Nomi sì, perché ieri il processo ai quattro «007» egiziani accusati del sequestro e della morte di Giulio Regeni non si è potuto tenere, in quanto, a parere della Corte d’Assise di Roma, « […] Il decreto che disponeva il giudizio era stato notificato agli imputati comunque non presenti all’udienza preliminare mediante consegna di copia dell’atto ai difensori di ufficio nominati, sul presupposto che si fossero sottratti volontariamente alla conoscenza di atti del procedimento». Recita il provvedimento, annullando il decreto che disponeva il giudizio.

In sintesi, i quattro imputati non si possono processare perché questi non sanno, non saprebbero, di dover essere processati.

«Prendiamo atto con amarezza della decisione della Corte che premia la prepotenza egiziana. È una battuta di arresto, ma non ci arrendiamo» ha affermato Alessandra Ballerini, avvocata della famiglia Regeni, lasciando ieri l’aula bunker di Rebibbia al termine dell’udienza.

«Pretendiamo – ha proseguito – dalla nostra giustizia che chi ha torturato e ucciso Giulio non resti impunito».

Ballerini ha lasciato i giornalisti con un appello: «Chiedo a tutti voi di rendere noti i nomi dei quattro imputati, e ribaditeli, così che non possano dire che non sapevano».

Presenti accanto alla Ballerini anche Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio e Irene, la sorella.