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A Est di Parigi 800 metri quadrati di nuovo tempio quale luogo di aggregazione

Il 18 settembre, la cerimonia di posa della prima pietra del futuro tempio di Champigny-sur-Marne, nel cuore della Val-de-Marne, ha permesso di svelare le caratteristiche principali di un nuovo progetto portato avanti dalla Chiesa protestante unita di Francia (EPUdF) nell’Île-de-France, la regione di Parigi.

L’inaugurazione è prevista per dicembre 2023. Il nuovo tempio si trova proprio di fronte a una delle uscite di una delle principali stazioni della linea 15 del Grand Paris Express, il grande anello metropolitano che corre attorno alla capitale e che sarà a pieno servizio nel 2025. Ogni giorno, 20.000 persone passeranno da questa super stazione e dovranno solo alzare gli occhi per vedere il nuovo edificio della Chiesa riformata di 740 metri quadrati, con una grande facciata in vetro. Sarà composto da un luogo di culto che potrà ospitare fino a 300 fedeli ma anche da cinque sale riunioni modulari, spazi cucina, uffici, soppalco, ecc.

«Aperto sette giorni su sette, dalle 8:00 alle 22:00, questo nuovo spazio mira a promuovere nuove forme di vita ecclesiale ma anche a incoraggiare la riflessione sul nostro mondo contemporaneo. Sarà aperto ai protestanti ma anche ai fedeli cattolici o di altre religioni e ai non credenti», testimonia Bernard Raynaud, presidente del consiglio presbiterale della chiesa di Champigny-sur-Marne. Mostre, convegni, proiezioni, incontri associativi, sarà possibile svolgere molte attività. Riunendo una quarantina di fedeli la domenica, la piccola comunità di Champigny invita tutti i protestanti dell’Ile-de-France a sfruttare gli spazi in modo che il tempio diventi in futuro un centro dinamico di animazione, di comunicazione e riflessione. «Nel costruire questo tempio, non stiamo cercando di garantire il futuro del protestantesimo, né di difendere il nostro orticello. Non ne abbiamo bisogno», afferma il pastore Samuel Amédro, presidente della regione Île-de-France della Chiesa protestante unita di Francia . Prima di spiegare: «Intendiamo questo spazio aperto a tutte le persone che vorranno. È un luogo di accoglienza incondizionata».