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Le religioni del mondo si incontrano a Bologna

Da 12 al 14 settembre Bologna sarà il crocevia delle religioni di tutto il mondo con il G20 Interfaith Forum 2021, una delle più importanti iniziative collaterali al G20, che quest’anno è guidato dalla presidenza italiana. Il tema guida per le numerosissime sessioni di lavoro previste nella intensa tre giorni è “Time to Heal”, il tempo della guarigione. L’organizzazione è a cura della Fscire, la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, presieduta da Alessandro Pajno, già presidente del Consiglio di Stato, e guidata operativamente dal professor Alberto Melloni.

«Il G20 delle fedi vuole mettere a tema il tema della pandemia, non solo quella del Covid ma anche quella della guerra, della violenza e dell’educazione all’odio che matura anche da piccoli semi» ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione lo stesso Melloni.

Gli ospiti giungeranno da ogni angolo del pianeta, a partire dal premier italiano Mario Draghi. Saranno presenti fra gli altri il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, il Presidente del Congresso Ebraico Mondiale, Ronald S. Lauder e molti molti altri ancora come si può vedere da programma qui.

Numerose anche le presenze di provenienza riformata e evangelica, a partire dalla pastora battista Lidia Maggi che l’11 settembre, il giorno prima dell’inizio dei lavori, sarà la protagonista insieme all’arcivescovo cattolico di Bologna Matteo Maria Zuppi di una cerimonia in memoria di tutte le persone uccise nei luoghi di preghiera. La stessa pastora Maggi perteciperà a un incontro su uguaglianza di genere nelle religioni. Ogni fede è unica e tuttavia nessuno è figlio unico davanti a Dio. «Le diverse fedi si incontrano a Bologna perchè hanno compreso che non basta richiamare l’intera umanità alla fraternità universale senza fare un lavoro al loro interno per riscoprire il legame di ogni fede con Dio e con la fede sorella» ha commentato la pastora Maggi.

La moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta coordinerà un tavolo di lavoro su fondamento teologico del dialogo e parteciperà a una conversazione con lo stesso Arcivescovo Zuppi. Il professor Paolo Naso modererà un tavolo sul supporto alle migrazioni quale imperativo per il G20, mentre il direttore della rivista Confronti Claudio Paravati coordinerà un tavolo dal titolo: “L’ecumenismo cristiano è un modello?”.

Numerosa anche la presenza dell’ecumene mondiale, a partire dall’ortodosso Ioan Sauca, segretario generale del Cec, il Consiglio ecumenico delle chiese, Christian Krieger, presidente della Kek, la Conferenza di chiese europee e Najila Kassab, presidente della Comunione mondiale di chiese riformate, Wcrc.

 

Foto di Giovanni Osbat