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La Chiesa evangelica in Germania contro la Bielorussia per la condanna dell’attivista Kolesnikova

La vescova luterana della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), Petra Bosse-Huber, vicepresidente dell’Ufficio ecclesiastico dell’Ekd e a capo del Dipartimento per il lavoro ecumenico e internazionale ha reagito con orrore alla condanna dell’oppositrice del governo bielorusso Maria Kolesnikova.

Nella sentenza si evidenzia «L’atteggiamento spietato» del regime di Alexander Lukashenko, ha detto Bosse-Huber all’emittente della diocesi di Colonia “domradio.de”. «È molto triste», ha aggiunto la teologa. «In Bielorussia c’è completa anarchia di legge. Le accuse contro Maria Kolesnikowa e l’avvocato che è stato condannato con lei, Maksim Znak, sono un’assoluta farsa». «Hanno solo fatto uso dei loro diritti umani, del diritto alla libertà di espressione, della libertà di associazione e del diritto di riunione pacifica. È così amaro vedere come questi diritti vengono calpestati».

Bosse-Huber ha fatto riferimento alla campagna “100 x Solidarietà”, che aiuta i prigionieri politici in Bielorussia ed è sostenuta, tra gli altri, dall’Ekd. «Direi che non dimenticare la Bielorussia è la cosa più importante in questo momento», ha concluso.

Maria Kolesnikova è stata condannata lunedì a undici anni in un campo di prigionia con l’accusa di aver tramato per un colpo di Stato. La 39enne è stata arrestata un anno fa, a settembre 2020 nel corso delle proteste contro il regime del presidente Lukashenko.

 

Foto di Сильные Новости: GomelTube