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Dopo un anno di stop è tornata l’Assemblée du Desert

Il tempo è stato bello questa domenica 5 settembre per il culto protestante a cielo aperto, davanti a 3.000 fedeli provenienti da tutta la Francia. L’appuntamento come sempre era a Mialet, nelle Cevennes, nel sud della Francia per l’“Assemblée du desert”. Questo raduno protestante annuale attira normalmente il triplo di persone, ed ha avuto punte di 15 mila partecipanti, ma l’inizio dell’anno scolastico e la crisi sanitaria hanno ridotto i numeri dell’assemblea.

Gli organizzatori sono comunque contenti: l’edizione 2021 ha potuto svolgersi, a differenza dell’anno scorso quando l’evento è stato annullato a causa del Covid-19. La gioia di ritrovarsi era palpabile tra i fedeli. Christiane, originaria di Alençon, esulta: «Mi sono mancate molte cose ma questa, in particolare!». E capace di attirare persone da tutta la Francia.

Tanto più che il culto svolto quest’anno dal pastore Olivier Brès, presidente della Missione Evangelica Popolare di Francia, proprio per celebrare i 150 anni di vita della Missione, è stato particolarmente apprezzato. Mentre il tema di quest’anno è: “Il protestantesimo, una religione di libertà e di sincerità”, il pastore ha messo in dubbio questa nozione di libertà: «Non mi piace molto l’uso che se ne fa oggi», ha dichiarato davanti all’assemblea.

«Un uso ambiguo e contraddittorio. Bisogna ricordare che la libertà non viene da sola ma con gli altri, nell’attenzione con cui si prende cura degli altri e con cui altri si prenderanno cura di noi».

Per Elsa, pensionata, il riferimento alle persone antivax è chiaro: «Quando pensi che alcuni rivendichino il loro diritto a non essere vaccinati, io dico loro: sì, hai il diritto, ma senza contagiare gli altri».

La sua amica Nicole aggiunge: «Bisogna rivolgersi agli altri, non pensare solo al proprio ombelico. È un culto come piacciono a me. Ne usciamo rassicurati, convinti. Nei tempi in cui viviamo, ne abbiamo bisogno».

La prima “Assemblea” ebbe luogo il 24 settembre 1911, durante l’inaugurazione del Musée du Désert con i suoi fondatori Franck Puaux e Edmond Hugues, e, ad eccezione dei periodi di guerra (o di crisi sanitaria, quindi), l’Assemblea del Deserto si svolge ogni anno, la prima domenica di settembre, in un’atmosfera raccolta e conviviale. «Dopo la revoca dell’Editto di Nantes nel 1685, il protestantesimo fu bandito. E questo per più di un secolo, fino alla Rivoluzione francese, racconta Denis Carbonnier, curatore del Musée du Désert. Così i fedeli, coloro che volevano mantenere la loro fede raccolta nelle grotte, nella macchia, in ogni caso in angoli nascosti. È in memoria di queste assemblee che ci incontriamo».

A questo link è possibile ascoltare il culto in lingua francese.

 

Foto dal profilo twitter di Réforme