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Le chiese europee esortano l’UE a proteggere i vulnerabili in Afghanistan

Nell’esprimere piena solidarietà alle persone in Afghanistan, il pastore Christian Krieger, presidente della Conferenza di Chiese europee (Kek) e il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), hanno rilasciato il 2 settembre una dichiarazione congiunta, invitando i decisori europei a mostrare umanità e ad agire con determinazione nell’affrontare la tragedia umana in corso nel paese.

Mentre le istituzioni dell’Unione Europea stanno tenendo incontri sull’Afghanistan questa settimana, le chiese europee si rivolgono a tutti i leader politici, offrendo riflessioni e raccomandazioni, esortandoli a dimostrare che «i valori dell’UE non sono una vuota retorica ma sono principi guida pratici che portano ad azioni basate su principi etici standard, al di là di mere considerazioni politiche o economiche».

Nella loro dichiarazione congiunta, le chiese fanno appello alla comunità internazionale affinché protegga le persone che sono bersaglio dell’oppressione e le cui vite sono a rischio, come donne, bambini, attori della società civile, difensori dei diritti umani, giornalisti, artisti e membri di minoranze etniche e sessuali, così come cristiani e altre comunità religiose.

Le Chiese incoraggiano l’Unione europea ei suoi Stati membri a guidare gli sforzi di solidarietà comuni e coordinati compiuti dalla comunità internazionale per aiutare gli afghani a fuggire dalla violenza e dal terrore.

«Esortiamo l’UE a essere determinante nella creazione di corridoi umanitari, reinsediamento e altri passaggi sicuri, per portare i rifugiati in luoghi sicuri fuori dall’Afghanistan. Incoraggiamo inoltre gli Stati membri dell’Unione a garantire la residenza agli afghani già presenti su suolo europeo e a fermare gli sforzi di espulsione verso l’Afghanistan», si legge nella dichiarazione.

«Condannando il terrorismo in tutte le sue forme ed espressioni”» la Kek e la Comece invitano anche i fedeli a ricordare nella preghiera le vittime dei recenti attentati terroristici e le loro famiglie.

Qui si può leggere l’intera dichiarazione.

Nella giornata di ieri 2 settembre la Diaconia valdese ha iniziato ad accogliere alcuni fra gli sfollati, protagonisti dei drammatici giorni all’aeroporto di Kabul.

Photo: amors.media