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Colleferro, a un anno dall’omicidio di Willy

Il 6 settembre 2020, veniva ucciso a Colleferro, in provincia di Roma, il giovane Willy Monteiro Duarte.

A un anno di distanza, la comunità, la società civile della cittadina ha deciso di  commemorare l’accaduto – ma non solo – con un’iniziativa pubblica, dal titolo “In cammino verso”. Un primo passo di un percorso più ampio, contro la violenza, già avviato in questi mesi.

«Un percorso che abbiamo intrapreso con grande fatica – spiega il pastore della chiesa valdese di Colleferro Massimo Aquilante, presidente della Fcei, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dal 2009 al 2015 – perchè per mesi abbiamo dovuto ovviamente lavorare e coinvolgere le persone online. L’intento è anzi tutto quello di fare memoria di ciò che accade nel territorio, in questo caso purtroppo il drammatico omicidio di un ragazzo. Ma in prospettiva vogliamo dare vita ad azioni volte all’educazione e alla formazione. La giornata del 5 settembre è dunque molto più di una commemorazione – anche per andare incontro alla famiglia di Willy, che giustamente non vuole che la vicenda venga ulteriormente strumentalizzata – e vuole essere un momento di aggregazione, di consapevolezza, l’inizio di una rete e un percorso dal basso, insieme, “in cammino verso”, come dice proprio il titolo della manifestazione».

Quanto all’elaborazione, collettiva, del lutto e di quella vicenda (anche giudiziaria, per la quale la prima udienza del processo si è svolta a giugno) per Aquilante “La ferita è aperta. Il clima generale di violenza continua ad essere un problema, gestito e visto però solo in termini di sicurezza. Mentre non è questo il senso, c’è anche e ci deve essere una dimensione di appello alla coscienza individuale, perchè ogni cittadino e cittadina cambi modo di fare, davanti alla propria coscienza, appunto”.

Alla mobilitazione che si svolgerà a Colleferro hanno già aderito la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la chiesa valdese del comune in provincia di Roma, la rivista e centro studi Confronti e Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, tra gli altri. Tante anche le adesioni di singoli, giornalisti, attivisti, intellettuali.

«Associazioni, cittadine e cittadini che promuovono iniziative sulla pace, sulla non violenza, sulla giustizia sociale – si legge nella presentazione dell’evento -. Vogliamo intercettare quegli anticorpi ad un modello di società nel quale non ci riconosciamo, anticorpi capaci di costruire un tessuto sociale diverso dove la criminalità, il fascismo, la violenza, l’odio, il razzismo, l’arroganza possano essere respinti e non mettere radici.
Siamo convinti che una riflessione del genere debba allargarsi il più possibile ed uscire dal solo mondo dell’attivismo e soprattutto trasformarsi in un percorso, questo il senso più profondo del nome “In Cammino Verso”. Partiamo dall’iniziativa del prossimo 5 settembre. Per aderire ed avere più informazioni potete scriverci: incamminoverso2021@gmail.com».

A questo link la pagina facebook dell’evento