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Dentro la pelle che abitiamo

Accade nella data del 30 maggio l’aggressione nei confronti di una coppia omosessuale nel centro storico di Palermo. La coppia, alla ricerca di un b&b, è stata circondata da un gruppo di giovani ragazzi che, immediatamente, hanno iniziato ad aggredire i due giovani con calci e pugni lungo via Maqueda, in pieno centro storico. Sul luogo i mezzi e il personale del 118 hanno soccorso le vittime; uno dei due è stato trasportato in ospedale per le ferite riportate. Per individuare gli autori di questa aggressione omofoba sono stati utilizzati diversi video (girati dai passanti o dai sistemi di sorveglianza) e raccolte diverse testimonianze.

Bianca viene promessa in sposa al nobile e sconosciuto Giovanni. In un’epoca in cui il matrimonio è la stipulazione di un vero e proprio contratto tra due famiglie, Bianca accetta le scelte fatte su di lei ma vorrebbe conoscere meglio quest’uomo a cui è data sposa. Per sapere chi è, i suoi interessi e come potrebbe amarlo al meglio. La società che la circonda, però, rivede nelle sue richieste una superficialità non necessaria all’obiettivo finale.

“Pelle d’uomo” (BAO Publishing, 2021) inizia così. In un’epoca non precisata ma molto simile a quella medievale abitata da una cultura chiusa e molto limitante per le persone giovani e fresche come la protagonista Bianca. Sarà proprio lei che, sconsolata, andrà dalla sua madrina per capire come affrontare i giorni precedenti al matrimonio. E sarà proprio la madrina a farle un dono, un oggetto raro, tramandato di generazione in generazione dalle donne di famiglia: una pelle d’uomo. È proprio indossandola che Bianca potrà passare come uomo agli occhi di tutta la società e camminare per le strade e i luoghi con l’aspetto di un giovane di nome Lorenzo. Un superpotere inaspettato che la giovane userà subito per potersi avvicinare subito al suo futuro sposo.

Un’esperienza e un vantaggio che le permetteranno di avvicinarsi a Giovanni ma anche di scoprire posti inaccessibili alle donne della sua epoca e di scoprire, di nascosto, un privilegio inconsapevole: come e quanto anche gli uomini abbiano dentro di sé dei desideri reconditi, profondi celati con vergogna.

Un viaggio, quello di Bianca, di Giovanni e anche di Lorenzo che li porterà a scoprirsi, a stupirsi, ad avvicinarsi fino a quando non si potrà più tornare indietro. Ed è proprio dentro a quest’avventura dai toni antichi ma dalle tematiche più che attuali che Zanzim (Laval, 1972) decide di mettere letteralmente a nudo un’umanità fatta di segreti e cuore, di passioni e divieti ma soprattutto di amore, un amore che non si può né controllare, né scegliere. E proprio per questo resta sempre il motore più forte del mondo.

Pelle d’uomo, Hubert Zanzim, Traduzione di Francesco Savino, Bao Publishing, 2021, 168 p, 19 euro