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74° Festival di Cannes. Il pastore Peter Ciaccio nella Giuria ecumenica

«È importante per le chiese confrontarsi con la cultura. E porsi in posizione di ascolto e dialogo» ha dichiarato il pastore Peter Ciaccio, collaboratore fra l’altro del nostro giornale, all’indomani della comunicazione ufficiale della Giuria ecumenica. Su twitter sono stati indicati i nomi degli altri componenti della Giuria. Essa è presieduta da Douglas P. Fahleson.

«Cannes è uno dei luoghi dove questo confronto e dialogo è possibile. Dove autori e autrici da tutto il mondo convergono per portare le proprie opere e guardare quelle altrui» prosegue il pastore Ciaccio. Esperto cinefilo, Ciaccio è da anni impegnato in diverse giurie e, fra l’altro, nell’Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi”.

Partecipare al Festival di Cannes come membro della Giuria ecumenica, dice ancora Ciaccio «per me non è solo un grande onore, ma è anche un’occasione importante per far conoscere la chiesa che rappresento. Colgo l’occasione, inoltre, per ricordare, sulla scia di quanto abbiamo appreso dalla Riforma, che è fondamentale formarsi anche sul cinema e sulle altre espressioni artistiche».

La Giuria ecumenica di Cannes è nominata da SIGNIS e INTERFILM. Associazioni culturali cinematografiche, rispettivamente cattolica e protestante. Essa è rappresentativa di diverse culture e paesi.

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