territorio_gal_escarton_valli_valdesi

Gal: dall’Europa nuovi fondi per la programmazione 2014-20

L’Europa prova a rispondere alla situazione d’emergenza che la pandemia ha reso ulteriormente problematica per i territori e, attraverso un Regolamento UE Transitorio,  stanzia nuove risorse per la programmazione relativa al settennio 2014-2020. Sono 29 i milioni di euro destinati alla Regione Piemonte, gestore dei fondi, la quale ha già destinato l’importo diviso tra i Gal dei diversi territori tramite una recente delibera: serviranno, sulla base della Piano di Sviluppo Locale a suo tempo elaborato dagli stessi Gal, a effettuare nuovi bandi in risposta alle esigenze del territorio. «L’importanza di quest’azione – spiega la direttrice del Gal EVV Susanna Gardiol – è quella di rimandare di 2 anni la prossima programmazione e disporre in tempi più rapidi delle risorse messe a disposizione, avendo già pronto un piano di sviluppo che altrimenti, se dovesse essere elaborato da capo, necessiterebbe di tempi più lunghi».

Coerentemente con l’approccio di ascolto ai territori che contraddistingue l’azione dei Gal, anche la destinazione di questi fondi sarà gestita con la medesima strategia «Non potendo replicare tutti i bandi proposti in questi anni abbiamo ritenuto opportuno interrogare gli enti e le imprese per capire quali siano le priorità del momento, considerato anche il momento storico particolare. Abbiamo quindi strutturato un questionario per avere informazioni utili a impiegare i fondi  in maniera consona e specifica. In questo senso la risposta del territorio è stata buona».

Il PSL del Gal EVV attualmente in corso, ha puntato su quattro aree tematiche in parte collegate tra loro: la prima è quella dello sviluppo del turismo sostenibile, che veda le comunità locali come forza trainante e che punti alla valorizzazione del patrimonio locale. In parte legato al primo, il secondo elemento chiave del PSL è l’accesso ai servizi: i bandi erogati dal Gal sono quindi orientati a erogare servizi di interesse generale che possa venire incontro alle esigenze delle fasce più svantaggiate e al contempo rendere i territori più appetibili a fasce d’età più giovani. Il terzo ambito riguarda il sostegno alle filiere produttive, con il quale si intende sostenere forme di cooperazione tra i diversi settori delle attività produttive e tra il settore pubblico e quello privato in un’ottica di dialogo e scambio. Infine, un tema trasversale come quello dell’innovazione, che però più che mai rappresenta un gap fortemente penalizzante per i territori montani.