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Desideranti

La nota e attesa rassegna Torino Spiritualità inizia fra poco. Inaugurerà il 17 giugno per concludersi il 20 dello stesso mese. Si tratta di quattro giorni, come sempre ricchi di incontri, dibattiti, laboratori e presentazioni, ogni anno ispirati a un tema diverso che in qualche modo raccoglie in sé e racconta qualcosa del momento attuale. Il tema di questa XVII edizione è Desideranti. Slanci, brame, mancanze. Ovviamente viene subito in mente il desiderio di tornare alla normalità dopo l’ultimo anno e mezzo passato a venire a patti con una pandemia globale.

Lo conferma il curatore della rassegna Armando Buonaiuto: «Il tema è vastissimo ed è collegato, in parte, alla situazione vissuta perché molti dei desideri che eravamo soliti nutrire è stato impossibile continuare a cullarli. Altri desideri invece sono nati e, anzi, penso che sia stato anche un momento in cui qualcuno si è reso conto che di alcuni desideri a cui era abituato poteva fare a meno. Ci siamo dedicati a questo tema tenendo conto di quanto è ampio e ci siamo dati 4 orientamenti».

Il primo di questi orientamenti è la misura infinita del desiderio, cioè quando il desiderio incontra la vastità e l’infinitezza della trascendenza. C’è poi uno sguardo verso il passato, verso le storie dei desideranti. «Dando per assodato – dice Buonaiuto- che la storia di ciascuno di noi è una sequenza di desideri, perché siamo il frutto dei desideri che abbiamo inanellato nel nostro passato, oltre che dei desideri che sta ancora nutrendo per il futuro». Non manca lo sguardo al futuro perché il desiderio richiama anche un senso di responsabilità: affinché un sogno che nutro oggi si realizzi bisogna lavorare nel presente, non soltanto delegare al futuro. Infine lo sguardo si sposta dentro ognuna e ognuno di noi. «Spinozianamente ci rifacciamo all’idea che noi siamo desiderio e che quindi il desiderio ci apre all’altro. Apre però anche a tante trappole che bisogna essere capaci di sorvegliare».

Una parte importante del programma è affidato ai laboratori, una modalità che secondo il curatore si abbina particolarmente bene a un lavoro su qualcosa che ha un dinamismo costante e inappagato come quello del desiderio. Si ragionerà anche sulle delusioni, su come affrontarle, come passare oltre e anche sul fatto che talvolta, per scoprire la propria vocazione, il desiderio fa delle strane gimcane. Alle volte bisogna divagare un po’, sbagliare un po’, errare un po’ come fa l’errante, e poi forse, se si è fortunati, si scopre dove si voleva andare.

Il festival si apre il 17 giugno con una conversazione con Kazuo Ishiguro, in occasione della recente uscita del suo ultimo libro. Dice Buonaiuto: «I suoi romanzi hanno tante figure desideranti in diverse maniere, alcune sono esplicitamente desideranti, altre si scoprono desideranti troppo tardi. Ci è sembrato interessante aprire con lui, soffermandoci in particolare su un desiderio che è quello di non essere soli. Uno dei desideri umani più diffusi e più commoventi. In serata faremo un omaggio musicale dedicato alla musica di Leonard Cohen il quale ha spesso messo in note la dinamica del desiderio e dei desideri non realizzati. Sempre nella giornata inaugurale proveremo a fare un percorso con Elena Stancanelli verso la letteratura erotica, sul modo in cui il desiderio diventa attrazione per l’altro, di un altro corpo o di una parte del corpo; perché il desiderio sa essere molto vasto ma sa anche essere attento come un microscopio a focalizzarsi sui piccoli dettagli».

L’edizione è ancora ibrida, in parte in presenza in parte online. In quest’ultima modalità gli appuntamenti aprono già il 13 giugno, per il calendario completo si può consultare il sito torinospiritualita.org

Nell’ambito degli eventi di Torino Spiritualità, iI Centro Culturale Protestante di Torino, in collaborazione con le Chiese valdese e battista (Via Passalacqua), organizza 2 momenti di riflessione sul tema del “desiderio” a partire da alcuni brevi testi biblici:
– Venerdì 18 giugno, ore 18,30 Tempio valdese, corso Vittorio Emanuele II, 23, Apertura in musica (violino e pianoforte) Desiderio e bramosia. Credenti al bivio tra desiderare e non desiderare. Riflessione sul Salmo 37, 4 e su Matteo 5, 27-28 a cura del pastore Jean-Félix Kamba Nzolo. Chiusura in musica (violino e pianoforte).
– Sabato 19 giugno, ore 18,30 Chiesa battista di via Passalacqua, 12. “Una cosa ho chiesto al Signore e quella ricerco: abitare nella casa del Signore”. Chiacchierata pop tra Bibbia e musica sul desiderio nella Bibbia a cura dei pastori Carlo Guerrieri e Alessandro Spanu.

Sempre sabato 19 giugno 2021 alle ore 21in Piazza Carlo Alberto la giornalista Federica Tourn già redattrice di Riforma, dialoga con il sociologo Luigi Manconi e l’arcivescovo Vicenzo Paglia dialogano su amore, passione, autodeterminazione e fede, a partire dal libro appena pubblicato dai due: “Il senso della vita”. Info su biglietti qui