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Partecipare nella fede all’Essere Divino di Cristo

Il pastore luterano Dieter Kampen si è dedicato a far conoscere la teologia di Lutero in Italia e a mantenere viva la discussione teologica ed ecumenica. A questo scopo, dieci anni fa ha fondato l’ASLI, l’Accademia degli Studi Luterani in Italia (www.studiluterani.it), di cui è vicepresidente. Il presidente è il teologo cattolico Franco Buzzi.

Dieter Kampen è un ex pastore della Celi, la Chiesa evangelica luterana in Italia; ha iniziato il suo vicariato a Trieste nel 1999, è stato ordinato nel 2002 ed è stato pastore della Comunità di Trieste fino al 2014. «Quando sono venuto in Italia circa 20 anni fa, ho avuto l’impressione che la teologia di Lutero fosse assai poco conosciuta. Con il tempo ho invece constatato che non sono poi così pochi quelli che si interessano all’argomento e che cercano materiale in lingua italiana. E anche che parte di questo materiale esiste già ed è disponibile».

L’idea dell’ASLI è quella di una piattaforma, un’Accademia di Lutero, dove da un lato si fa ricerca ad alto livello scientifico-teologico, ma dall’altro si offre un approfondimento del pensiero di Lutero che sia alla portata di un pubblico più vasto. Ogni due anni si tengono incontri di studio e conferenze su vari temi teologici, i cui risultati vengono poi pubblicati in forma di libro dalla Claudiana. A seconda dell’argomento, l’ASLI è sostenuta da università, istituzioni e chiese.

Il progetto più recente: “Lutero e la Theosis – La divinizzazione dell’uomo”, ed.: Franco Buzzi, Dieter Kampen, Paolo Ricca. Un webinar su questo argomento si è tenuto venerdì 23 aprile, con la partecipazione di circa 30 persone. Il 4 e 5 giugno 2021 una conferenza di studio, alla quale parteciperà anche il decano della Celi Heiner Bludau, andrà invece ad approfondire il tema della Cena del Signore. (“Lutero e la Santa Cena” – Storia, Ontologia e Attualità). A seconda dell’evoluzione della pandemia, l’evento si terrà in presenza alla “Veneranda Biblioteca Ambrosiana” di Milano oppure online.

La prima conferenza di studio e pubblicazione dell’ASLI, invece, si è occupata del tema “Lutero e la mistica”. Dieter Kampen: «È sorprendente, abbiamo notato nel corso dei primi dieci anni dalla fondazione dell’ASLI nel 2011, che l’interesse per Lutero in Italia è più diffuso di quanto possa sembrare. Non da ultimo, naturalmente, come risultato delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma».

I membri dell’ASLI sono cattolici e membri delle varie chiese protestanti in Italia. Gli ortodossi non hanno ancora aderito ufficialmente, ma stanno certamente mostrando un interesse per le questioni che l’ASLI sta affrontando.

Per quanto riguarda il tema del recente evento, la theosis, la cosiddetta divinizzazione o partecipazione al divino, è in realtà un motivo centrale della Chiesa ortodossa. In relazione a Lutero questo tema è stato sollevato la prima volta in Finlandia alla fine degli anni ’70, quando il professore di teologia Tuomo Mannermaa ha avanzato la tesi che la dottrina di Lutero sulla giustificazione fosse compatibile con il concetto della theosis in base al concetto della presenza reale di Cristo e la partecipazione a Cristo attraverso la fede. Dal 1986 il tema ha iniziato a girare anche in ambiti internazionali per suscitare interesse teologico nel 1989 anche in Germania. Mentre prima il rapporto con Dio veniva definito dalla relazione tra fede e giustificazione, ora sono stati aggiunti gli elementi della presenza reale e della partecipazione. Dieter Kampen spiega così questo complesso pensiero teologico: “La theosis non dice altro che nella fede l’anima si unisce a Cristo, diventando un corpo con Cristo. In questa nuova realtà avviene un cambiamento: poiché Cristo si assume il nostro peccato, noi diventiamo partecipi della giustizia di Cristo. Per Lutero, questo è ontologico, cioè essere reale e vero, anche se questa realtà diviene accessibile solo nel perimetro della fede”.

La theosis o deificazione non significa però che l’uomo, attraverso le sue opere e la sua santificazione, possa partecipare al divino e ascendere a Dio: Non è l’uomo che si eleva al Divino, ma è Cristo che giunge (scende) al livello dell’uomo.