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Biden ha annunciato l’aumento del tetto di ammissioni dei rifugiati

Il presidente Joe Biden ha annunciato lunedì scorso di aumentare il tetto massimo di ammissioni di reinsediamento dei rifugiati negli Stati Uniti in netto contrasto con le politiche di immigrazione dell’amministrazione Trump. La decisione è stata elogiata dalle organizzazioni cristiane impegnate nell’accoglienza e nella difesa dei diritti dei rifugiati.

Nell’annuncio pubblicato dalla Casa Bianca, Biden ha affermato che il tetto di ammissioni di rifugiati reinsediati negli Stati Uniti aumenterà durante l’anno 2021dal minimo storico di 15.000 a un obiettivo di 62.500 di rifugiati.

Biden ha affermato che il tetto di ammissioni ridotto dall’ex presidente Donald Trump per l’anno in corso e gli anni precedenti «non riflettesse i valori dell’America come nazione che accoglie e sostiene i rifugiati».

«È importante intraprendere questa azione (aumento del numero di ammissioni, ndr.) oggi per rimuovere ogni dubbio persistente nella mente dei rifugiati di tutto il mondo che hanno sofferto così tanto e che stanno aspettando con ansia l’inizio della loro nuova vita».

L’annuncio di Biden è stato accolto con grande soddisfazione da parte di quattro organizzazioni cristiane, in prima linea nell’azione di sostegno e aiuto ad immigrati e rifugiati.

World Relief, il braccio umanitario della National Association of Evangelicals e una delle nove agenzie autorizzate dal Dipartimento di Stato a reinsediare i rifugiati negli Stati Uniti, ha dichiarato attraverso la vicepresidente senior per l’advocacy and policy, Jenny Yang, che «la necessità per gli Stati Uniti di accogliere e prendersi cura dei rifugiati non è mai stata più urgente. La vita di molti rifugiati cambierà a seguito delle azioni del presidente di oggi».

«C’è ancora molto lavoro da fare per ricostruire l’infrastruttura di reinsediamento dei rifugiati, ma non vediamo l’ora di collaborare con l’amministrazione Biden-Harris su questo importante lavoro». ha affermato Yang.

In conseguenza dei tagli al programma per i rifugiati effettuati durante gli anni della presidenza Trump, World Relief ha tagliato il personale e chiuso alcuni uffici a causa della diminuzione dei finanziamenti per i rifugiati. All’inizio di quest’anno, responsabili di World Relief hanno avvertito che potrebbero volerci anni per ripristinare le infrastrutture necessarie per reinsediare fino a 125.000 rifugiati in un anno.

Ha espresso il suo sostegno alla decisione di aumentare il tetto dei rifugiati anche Church World Service, ministero cooperativo umanitario che comprende 37 denominazioni cristiane.

La direttora della policy e dell’advocacy di CWS, Meredith Owen, ha dichiarato: «Gli ultimi quattro anni hanno decimato il programma di reinsediamento e siamo lieti che l’amministrazione abbia finalmente mantenuto la sua promessa di aumentare l’obiettivo di ammissione dei rifugiati. Questo aumento salverà molte vite, rivitalizzerà le comunità e preparerà il terreno per la ricostruzione e il rafforzamento della protezione e del reinsediamento dei rifugiati».

Anche il Servizio luterano per l’immigrazione e i rifugiati (Lirs) ha elogiato la mossa di Biden.

La presidente di LIRS, Krish O’Mara Vignarajah, ha affermato che le azioni dell’amministrazione Biden dimostrano che «i rifugiati sono i benvenuti qui e sono una benedizione per le nostre comunità.

Il nuovo tetto di ammissioni riflette i nostri valori fondamentali come nazione accogliente e, infine, allinea la politica pubblica con il bisogno globale senza precedenti di milioni di persone costrette a lasciare la propria casa a causa della violenza, della guerra e della persecuzione», ha affermato.

Infine, il pastore John Dorhauer, presidente della Chiesa Unita di Cristo, la principale denominazione protestante liberale, ha dichiarato: «Sono molto grato a tutti coloro che si sono attivati e hanno lottato perché questa decisione arrivasse. Se  essa non è ancora giustizia, tuttavia è un grande passo avanti nella giusta direzione», ha affermato.

La Chiesa Unita di Cristo ha a lungo sostenuto una riforma del sistema di immigrazione degli Stati Uniti. La denominazione è una delle 37 comunità di fede che hanno aderito alla «Dichiarazione ecumenica 2021: estendere l’accoglienza», un appello alla compassione e all’accoglienza di tutte le persone “indipendentemente da dove vengono, come pregano o che lingua parlano»”.