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Credere alla signoria di Dio

Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia grande potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio 
Geremia 27, 5

Beati i mansueti, perché erediteranno la terra
Matteo 5, 5

Negli ultimi decenni è cresciuto l’interesse per l’ambiente nel quale viviamo, perché ci si è resi conto che la nostra attività, come genere umano, lo ha reso sempre meno vivibile. Conosciamo le conclusioni cui sono giunti i ricercatori e gli scienziati sul pericolo imminente che il nostro pianeta collassi per la nostra insipienza che lo ha sfruttato, inquinato, surriscaldato, desertificato, lordato di immondizia, di scorie radioattive, di relitti che vagano nello spazio.

Sembra quasi impossibile che l’umanità riesca a fermare questa corsa verso l’autodistruzione. La malvagità e l’imbecillità dell’autonominatosi “homo sapiens” rischiano di prevalere sui tentativi – tardivi e tuttora timidi – di fermare questa corsa verso l’abisso.

Le parole del versetto sono una delle tante affermazioni della Scrittura sulla assoluta signoria di Dio sul creato. Qui il profeta Geremia dichiara che è il Signore che assegna il potere ora all’uno ora all’altro sovrano innalzando ed abbassando i popoli: Egli è anche il signore della storia. Questa duplice signoria si manifesta nella sua potenza, nel suo braccio disteso, nella sua volontà.

Oggi nessuno più crede alla signoria di Dio. L’uomo si sente signore di tutto. E con la sua scienza pensa di riuscire a risolvere anche i problemi creati dal suo modo dissennato di gestire il mondo in cui vive. È un’illusione che acceca.

Dovremmo riflettere su certe scene dell’Apocalisse che in genere ci sembrano frutto di una fantasia malata. Ma l’immagine paurosa di II Pietro 3,10: “Il giorno del Signore verrà come un ladro, in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate”, oggi è plausibile.

Come credenti dobbiamo unire le forze e impegnarci a fondo per la salvezza della terra che Dio ci ha imprestato, pregandolo che illumini la mente di quelli che si ritengono sapienti e fermi la mano degli stupidi che pensano di poter disporre a piacimento del pianeta.