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Le grandi collette delle chiese riformate polinesiane

Come ogni anno nello stesso periodo dal 1808, tranne nel 2020, i mesi di aprile e maggio sono per la Chiesa protestante Ma’ohi nella Polinesia francese l’occasione per eseguire la loro “‘Aufaura’a me“, cioè la grande colletta, importantissimo e quasi unico sostentamento per la vita della grande chiese protestante dell’arcipelago. A Papeari i fedeli del comune hanno raccontato il lavoro delle azioni svolte durante l’anno. Si sono svolti due giorni di festeggiamenti sul tema del rinnovamento, ovvero “quale futuro per la Chiesa protestante di domani? “.

La Chiesa Ma’ohi, presbiteriana riformata, fa parte della famiglia della Cevaa, la Comunità di chiese in missione, in compagnia della Chiesa valdese.

Avendo il Covid scosso il calendario nel 2020, è quindi a un anno dalla crisi sanitaria che questa domenica 2 maggio 27 facilitatori sono stati responsabili della conduzione di laboratori di animazione che hanno riunito 105 bambini. Per Claudino Mahaa, presidente della Gioventù del 2 ° arrondissement protestante, «l’obiettivo è guidare i giovani a Gesù Cristo» tutto nella loro lingua, a Re’o Tahiti.

L’apprendimento, i dibattiti, le attività parrocchiali, l’accompagnamento, l’amore per se stessi, per il prossimo e per la terra hanno così scandito l’anno passato. I bambini si sono esibiti davanti ai loro genitori e ai dirigenti della chiesa e si è svolta una liturgia che ha concluso diversi mesi di lavoro collaborativo e collettivo. Risultato, nessuna riduzione delle somme raccolte, anzi nel 2021 Papeari incassa 1.527.000  di franchi CFP, ovvero 27.000 franchi in più rispetto al 2019. Un segnale di speranza per il futuro