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«Basta persone migranti uccise in Messico»

La Comunione messicana delle Chiese riformate e presbiteriane-Cmirp- ha reso pubblica una Dichiarazione mediante la quale si unisce al grido di giustizia di fronte alla violenza contro i migranti nel paese: «ricordando che il Dio della Bibbia protegge i diritti dei migranti e difende i loro diritti».

La lettera completa è la seguente:

«Recentemente i nostri cuori sono stati nuovamente sconvolti dall’assassinio dei nostri fratelli migranti in alcune regioni del Paese. Il 25 gennaio, 19 corpi di immigrati guatemaltechi sono stati trovati bruciati nell’ejido (area pubblica) di Santa Anita, municipalità di Camargo, Tamaulipas.

Allo stesso modo, abbiamo assistito con profonda indignazione all’uso eccessivo delle forze di polizia nei confronti della sorella salvadoregna Victoria Esperanza Salazar Arriaza, legalmente residente in Messico come rifugiata a seguito di discriminazioni di genere, che senza presentare alcuna resistenza è stata brutalmente picchiata dalla polizia municipale di Tulum, provocandone la morte a causa della frattura di due vertebre cervicali. Allo stesso modo, l’esercito messicano ha sparato e ucciso il fratello guatemalteco Elvin Mazariegos  a marzo a un posto di blocco militare a Motozintla, Chiapas, senza che avesse commesso alcun crimine. L’omicidio di questi due migranti da parte delle forze dell’ordine in Messico fa parte dell’escalation di eccessi e abusi contro i cittadini dei paesi fratelli, che fuggono dalla violenza, dalla fame e dalla povertà».

Come comunione messicana delle chiese riformate e presbiteriane ci uniamo alla richiesta di giustizia, ricordando che il Dio della Bibbia protegge i diritti dei migranti e punisce la violazione dei loro diritti: «Non maltrattare i rifugiati nel paese, né renderli schiavi. Ricorda che anche tu eri straniero in Egitto» (Esodo 22:21). «Dio è giusto con gli orfani e le vedove e mostra il suo amore dando cibo e vestiti ai profughi che vivono in mezzo a voi» (Deuteronomio 10.18). Oltre ad invitarci ad amare e ad accogliere i profughi: «Quindi mostra amore ai profughi, perché anche voi siete stati profughi in Egitto» (Deuteronomio 10.19).

Gli eventi denunciati violano in modo flagrante i trattati internazionali sui diritti umani e la protezione dei migranti, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti e la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti. Pertanto, esortiamo le autorità dei tre ordini di governo in Messico a chiarire l’omicidio di questi migranti e altri rifugiati che sono morti nel paese per mano della polizia e delle forze militari o della criminalità organizzata.

Chiediamo anche un giusto processo per i responsabili e le conseguenti riparazioni alle vittime di questa violenza omicida. Esortiamo la società messicana ad abbandonare la sua xenofobia e “aporofobia” (odio per i poveri) su cui si basa il rifiuto e la violenza nei confronti degli stranieri».