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Bus e minibus al posto del treno

È stato presentato lunedì sera alla presenza di alcuni amministratori della val Pellice e di Pinerolo lo studio di fattibilità del Politecnico di Torino, per un nuovo trasporto pubblico locale eco-sostenibile sul sedime ferroviario Torre Pellice – Pinerolo. L’argomento treno si-treno no sta tenendo banco sia sui social sia sui giornali locali e ieri sera è stato fatto un passo in avanti nella discussione. Accantonata al momento la riattivazione della linea, le amministrazioni si sono concentrate su questa nuova alternativa. «Ricordiamo che la linea ferroviaria Torre Pellice – Pinerolo è sospesa dal 2012 e che la Regione Piemonte ha dichiarato più volte l’intenzione di non riattivare la suddetta come trasporto pubblico locale, come dichiarato dall’Assessore Regionale Gabusi in ultimo il 13 aprile 2021 in Consiglio Regionale “sappiamo bene che in questa situazione di contratto per il trasporto pubblico questa somma non è nella disponibilità della Regione Piemonte”, circa i fondi per la riattivazione della tratta» si legge in una nota dell’Unione montana del Pinerolese.  «Lo studio ha preso in considerazione due tipologie di autobus, uno da utilizzare nei momenti ad alta intensità d’utenza, l’altro nei momenti a bassa domanda di utenza. Il primo veicolo prevede 78 posti, è alimentato ad idrogeno e può avere la capacità di soddisfare pax/h 900, mentre il secondo veicolo è elettrico, prevede 19 posti e può soddisfare la domanda locale di trasporto nelle ore non di punta.

La soluzione di trasporto pubblico locale proposta permette di collegare la stazione di Torre Pellice con quella di Pinerolo in appena 22 minuti. Gli autobus e i minibus sono modelli attualmente sul mercato e già utilizzati su altri territori. Il criterio ambientale di emissioni pari a zero, con l’utilizzo di questi veicoli alimentati ad idrogeno e ad elettricità, viene pienamente soddisfatto». Per il tracciato invece verrà utilizzato in parte il sedime ferroviario appositamente riadattato e in parte la viabilità ordinaria: in particolare nella zona urbana di Pinerolo i bus abbandoneranno il sedime che diventerà esclusivamente ciclabile. «Per il 63% dei 16,5 km della tratta Torre Pellice – Pinerolo, la ciclo-bus via corre sul medesimo tracciato, grazie alla disponibilità morfologica dello stesso, per il restante 37% del percorso, per ottimizzare i tempi di percorrenza del trasporto pubblico locale, la bus via corre sul sedime ferroviario, mentre la ciclovia si articola su strade alternative. La ciclovia potrebbe essere integrata nel sistema delle ciclovie piemontesi e nazionali, andando a completare, nello specifico, la Pinerolo – Bricherasio – Barge – Saluzzo. Attraverso il possibile collegamento di Bricherasio – Torre Pellice – Bobbio Pellice indubbia sarebbe la valorizzazione dal punto di vista logistico e turistico dell’intera Val Pellice». Si parla anche di valorizzazione delle stazioni esistenti e di uno spostamento su questa nuova direttrice del traffico dei bus pubblici. «Potrebbe essere trasferito il servizio di trasporto con autobus attualmente erogato sulla Strada Provinciale 161 su questa nuova direttrice, andando a sostituire bus inquinanti con vettori eco-compatibili, a diminuire il traffico veicolare lungo la SP 161 e, di conseguenza, a garantire maggiore sicurezza stradale e del servizio stesso». I tempi di realizzazione non sono stati contemplati ma si possono immaginare lavori di adeguamento per almeno due anni. I costi sono quelli previsti dal progetto presentato nell’ambito del Recovery Plan: 25 milioni di euro.

Nessuna dichiarazione dal Comitato Trenovivo che al momento sta raccogliendo informazioni sullo studio di fattibilità per valutarlo e presentare le proprie osservazioni così come le altre associazioni che lottano per la riattivazione della linea ferroviaria. «A questo punto, visto che non abbiamo potuto partecipare alla presentazione anche solo come semplici spettatori, aspettiamo che venga presentato il progetto al pubblico, per un confronto sereno e costruttivo» ha commentato Fabrizio Cogno presidente del circolo val Pellice di Legambiente.