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«Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa»

Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano meno di due settimane all’apertura della 2° Seduta del XXIII sinodo della Chiesa Evangelica Luterana in Italia. Il Presidio Sinodale e il Decanato sono impegnati nella preparazione dell’evento digitale, e l’obiettivo è ambizioso: un formato accessibile a tutti, che rispetti però i più alti standard di sicurezza informatica.

La digitalizzazione della Chiesa è stato già un tema nell’ambito della 1° Seduta del XXIII Sinodo e lo sarà anche della seconda. Un punto dell’ordine del giorno che si è imposto giocoforza a causa della pandemia di Coronavirus, spazzando via dubbi e incertezze sui culti e la cura pastorale digitale che ancora sette mesi fa erano oggetto di dibattito. Ma un sinodo via web, almeno questa è la speranza di tutti, dovrebbe restare un’eccezione.

In programma due giorni e mezzo di lavori all’insegna del tema «Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa», ispirato dal versetto dell’anno 2021, «Siate, diventate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso».

Sei stanze digitali verranno create appositamente per ospitare altrettanti gruppi di lavoro sui temi: ambiente, giovani, digitalizzazione, elaborazione del periodo Covid, diaconia. Particolare attenzione sul sesto gruppo di lavoro, incaricato di discutere il documento programmatico sulla giustizia di genere, elaborato dalla commissione sinodale “Gender”, che verrà poi sottoposto all’approvazione del plenum. La Celi infatti è profondamente radicata nei propri valori di fede, ma al tempo stesso si posiziona come una chiesa indipendente e moderna che prende sul serio le questioni di stringente attualità. Una chiesa che interpreta se stessa come soggetto capace di ascoltare e dialogare con la società e che sta accanto alle persone in tutti gli aspetti della vita.

La relazione dell’ospite d’onore del sinodo, il pastore Martin Junge, Segretario Generale della Federazione Mondiale Luterana, sarà senz’altro uno degli highlight del Sinodo 2021. Junge parlerà in streaming venerdì 30 aprile, a partire dalle ore 15 (in tedesco con traduzione simultanea in italiano).

Un vantaggio del formato digitale del Sinodo è che gli ospiti potranno seguire i lavori ovunque si trovino. Lo stesso vale per i membri Celi sparsi in tutta Italia, che possono esercitare il loro diritto a partecipare (in modo passivo) al Sinodo, collegandosi da casa e per coloro che non appartengono alla chiesa ma che sono interessati a questioni religiose, o alIa Celi in particolare. Gli ospiti e gli interessati sono pregati di iscriversi tramite il sito web della Celi, www.chiesaluterana.it/synode-2021/, per ricevere un codice di accesso. Il Sinodo si terrà in italiano e tedesco. La traduzione simultanea è disponibile anche per ospiti e partecipanti non sinodali.

Nell’ambito della 2° Seduta del XXIII Sinodo della Chiesa Evangelica Luterana in Italia non sono previste elezioni. Ma il titolo «Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa», e le tematiche affrontate dai gruppi di lavoro – così ritengono il Presidio del Sinodo, Wolfgang Prader e Ingrid Pfrommer, e il Concistoro della Celi – promettono importanti impulsi per il futuro cammino della Chiesa Evangelica Luterana in Italia.

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Celi, raccoglie 15 comunità distribuite su tutto il territorio della penisola. Una comunità nella diaspora che conta solo qualche migliaio di membri e non dispone di grandi beni mobili ed immobili. Essere piccoli però non significa essere irrilevanti. Al contrario, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia è molto attiva in tanti ambiti del sociale, della solidarietà e della cultura con vari progetti e programmi che vanno ben oltre il territorio delle singole comunità. Aiuto immediato a migranti e persone bisognose, temi come le pari opportunità, la salvaguardia dell’ambiente, la lotta alla discriminazione… È una chiesa che fa sentire la sua voce nella società, che non si tira indietro e interviene su tutti i temi scottanti di attualità di carattere politico, etico e religioso. Questo è possibile anche grazie alle quote dell’8xmille che numerosi contribuenti italiani destinano anno per anno alla Celi.