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Pinerolo e val Chisone-Germanasca promossi, val Pellice bocciata

Non ci siamo. Un’occasione storica, irripetibile per molte generazioni, lasciata sfuggire senza appello da una classe politica su cui peserà per i prossimi decenni la scelta di puntare su un solo progetto, importante sì ma non fondamentale per un territorio in profonda crisi.

Sono 1273 i progetti presentati alla Regione Piemonte nell’ambito del grande progetto Next Generation, per una cifra che sfiora i 27 miliardi di euro, cifre che sono difficili anche solo da immaginare. La lista completa è visibile qui e come si può vedere ci si può trovare di tutto.

Gli ambiti sono sei: M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica; M3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile; M4 – Istruzione e ricerca; M5 – Inclusione e coesione e M6 – Assistenza sanitaria. A farla da padrone è l’ambito M2 con oltre metà dei progetti presentati.

Si va dalle piste ciclabili alle ristrutturazioni di caserme per i Carabinieri, nuovi ponti, nuove scuole, ampliamento Rsa; si va da importi “piccoli” dell’ordine di poche decine di migliaia di euro a quelli imponenti (800 milioni programma di investimenti per la valorizzazione, l’innovazione e l’ammodernamento delle stazioni sciistiche oppure 1,2 miliardi per la riqualificazione dei presidi ospedalieri). Il documento è stato inoltrato al Governo dalla Regione. Quali e quanti progetti verranno finanziati si vedrà. Resta il fatto che di esigenze ne sono uscite molte.

Scendendo nel locale Pinerolo la fa da padrone con alcuni progetti importanti rivolti soprattutto alla Caserma Bochard (14 milioni) e a Palazzo Vittone (8 milioni), recupero del complesso San Giuseppe (7,5 milioni) e sistemazione idrogeologica (6,5 milioni).

Anche l’Unione Montana Valli Chisone-Germanasca ha presentato alcuni progetti: ben 13 che toccano molti ambiti: mobilità sostenibili, impianti di sci a Prali, un nuovo ponte sul Chisone, interventi di mitigazione idrogeologica… per un totale di oltre 63 milioni di euro di interventi.

Fin qui le note positive. Ma dalla val Pellice e dall’Unione Montana del Pinerolese arrivano le note dolenti: un solo progetto, quello per «la funzionalizzazione del sedime della ferrovia Pinerolo-Torre Pellice sia in quanto sede di un vettore per il traporto pubblico “ecologico”, sia in quanto sede di una ciclovia». 25 milioni. Stop.

Possibile che a livello turistico non ci siano state idee? Che dal punto di vista della rivoluzione verde non ci siano esigenze? C’è un Comune che da anni sogna una nuova e funzionale palestra; c’è un palazzo del ghiaccio con ancora molte pecche, c’è un segnale Internet che arriva non dappertutto… e ognuno di noi potrebbe aggiungere altre decine di esigenze. Provarci era quantomeno un dovere verso i cittadini, così come hanno fatto molti altri comuni.

Un esempio a caso: Trino Vercellese, poco meno di 7000 abitanti, 14 progetti per oltre 60 milioni di euro…

Ai posteri…