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Una campagna giovanile chiede alla famiglia metodista globale di intraprendere azioni per il clima in vista della COP26

La campagna “Climate Justice for All” (in breve CJ4A) in italiano “Giustizia Climatica per tutte e tutti” invita le comunità metodiste in tutto il mondo a impegnarsi nella questione della crisi climatica e a dichiarare «crediamo nella giustizia climatica per tutte e tutti».

Benché avviata da qualche mese, il 5 aprile verrà annunciata ufficialmente dall’Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia(Opcemi) in collaborazione con la Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) nella persona della sua coordinatrice, Antonella Visintin e dai referenti regionali provenienti da Uruguay, Gran Bretagna, Italia, Zambia e Fiji.

«Il messaggio della campagna, “noi crediamo nella giustizia climatica per tutte e tutti”, è molto importante perché come metodisti vogliamo ricordare la dichiarazione di John Wesley secondo cui l’amore di Dio è per tutte e tutti e per tutti chiediamo giustizia climatica, non è solo per un piccolo numero di individui ma per tutti» dice Camila Ferreiro, responsabile uruguaiana di CJ4A.

«Crediamo che, affinché la giustizia climatica sia per tutti una realtà, le comunità in prima linea nella crisi climatica devono essere provviste delle giuste risorse e deve esserci l’equità rispetto ai paesi maggiormente responsabili delle più alte emissioni, perciò devono essere i più ambiziosi nel ridurre il loro utilizzo di carbonio per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni». James Appleby, responsabile britannico di CJ4A.

La campagna chiede alle comunità metodiste di fare tre cose in vista del COP26: ascoltare, chiamare e impegnarsi.

«Prima di tutto ascolteremo perché come gruppo abbiamo compreso che raccontare le nostre storie e ascoltare gli altri è uno strumento importante per conoscere e rispondere agli effetti della crisi climatica.

 In secondo luogo, chiameremo chi ha responsabilità di governo perché sappiamo che non è sufficiente parlare di giustizia climatica all’interno delle nostre comunità metodiste, bensì trasmettere questo messaggio ai nostri rappresentanti politici.

 In terzo luogo, ci impegneremo perché ciò assicura che, mentre le comunità prendono impegni personali per attuare il cambiamento all’interno dei loro contesti, il lavoro della campagna sia sostenuto dopo la COP e che il cambiamento sia realmente integrato nella vita delle comunità metodiste». Iemaima Vaai, responsabile CJ4A delle Fiji.

Nel quadro della campagna, CJ4A pubblicherà mensilmente dei brevi filmati e delle risorse liturgiche per aiutare a raccontare le storie delle comunità metodiste che si stanno impegnando per il pianeta.

«Questa campagna è particolarmente emozionante perché offre alla famiglia metodista globale la possibilità di agire insieme per il clima, ascoltando e imparando gli uni dagli altri su come prendersi cura al meglio del pianeta che tutti noi condividiamo». Irene Abra, operatrice italiana CJ4A.

Oltre ai responsabili provenienti da cinque paesi diversi, CJ4A ha costruito una rete di volontari provenienti da altri quindici paesi, tra cui Russia, India, Argentina, Zimbabwe e Stati Uniti.

«Abbiamo una grande opportunità di mostrare il tipo di cooperazione globale che vorremmo fosse svolta dai nostri leader alla COP26» afferma Mollie Pugmire, responsabile britannica di CJ4A.

COP26 è la conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Glasgow dal 1 al 12 novembre 2021.