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Continuità, cambiamento, futuro

“Siate, diventate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.

La misericordia è la parola dell’anno 2021 e la misericordia è al centro della 2° Seduta del XXIII Sinodo della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi). I lavori del Sinodo si svolgeranno all’insegna del tema “Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa”.

«C’è ancora tanta incertezza riguardo al futuro in questa difficile situazione legata alla pandemia», dice il Decano della Celi, Heiner Bludau, spiegando la scelta del tema. «Questo vale anche per la nostra chiesa. La riflessione su questa situazione sarà una parte importante dell’agenda del nostro sinodo. Dobbiamo chiederci quale contributo possiamo dare noi, in questo frangente, alla società nel suo insieme». La chiesa però, ribadisce il decano, non va considerata solo un’istituzione sociale. «È la comunità di coloro che credono nel Dio uno e trino».

Il presidio sinodale, Wolfgang Prader e la sua vice Ingrid Pfrommer, insieme al Concistoro della Celi a tutela della sicurezza di tutti i partecipanti, hanno deciso di tenere il sinodo online piuttosto che in presenza. Mancherà quindi uno degli aspetti importanti di un Sinodo, ovvero la possibilità dell’incontro con l’altro, dello scambio reciproco, ma in cambio il Sinodo sarà per la prima volta accessibile online e da casa non solo a tutti i membri della Celi, sparsi in 15 comunità in tutta Italia dal Brennero alla Sicilia ma anche a tutti gli interessati che si registrano (per registrarsi www.chiesaluterana.it).

«La pandemia sta determinando i preparativi per il Sinodo di quest’anno», sottolinea il presidente del Sinodo Wolfgang Prader. Devono essere esplorate tutte le possibilità tecniche, vanno esaminate e testate le piattaforme disponibili per poter garantire ai sinodali uno svolgimento regolare dei lavori, nel rispetto dello statuto. «Spero che riusciremo a discutere intensamente, anche se in modalità online, dei temi più importanti e urgenti, in modo da essere in grado di prendere decisioni buone e lungimiranti».

Ospite d’onore della seconda sessione del XXIII Sinodo, venerdì 30 aprile, sarà il segretario generale della Federazione Mondiale Luterana, Martin Junge. La Chiesa Evangelica Luterana in Italia si aspetta importanti impulsi dalla sua relazione, così come dai sei gruppi di lavoro che si terranno nel secondo giorno del Sinodo, sempre venerdì 30 aprile, sui temi: gender; digitalizzazione; giovani; ambiente; le conseguenze della pandemia e diaconia.

Solo sei mesi fa, dal 9 all’11 ottobre 2020, si era svolta a Roma in presenza (per quanto con diversi mesi di ritardo a causa del Covid) la 1a Seduta del XXIII Sinodo che aveva eletto il nuovo Presidio sinodale con Wolfgang Prader come presidente e Ingrid Pfrommer come vicepresidente.

Sono tempi difficili per tutti e tempi complicati anche per la Chiesa, che ha saputo stare vicina ai suoi fedeli in questi mesi segnati dalla paura, dalla tristezza e dalle restrizioni, nel pieno rispetto di tutte le disposizioni. Si sono aperte nuove strade, altre invece si sono chiuse. Uno dei temi importanti del Sinodo, insieme a Gender e Digitalizzazione, sarà infatti l’elaborazione della pandemia di coronavirus. La misericordia sarà un aspetto fondamentale anche in questo!

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Celi, raccoglie 15 comunità distribuite su tutto il territorio della penisola. Una comunità nella diaspora che conta solo qualche migliaio di membri e non dispone di grandi beni mobili ed immobili. Essere piccoli però non significa essere irrilevanti. Al contrario, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia è molto attiva in tanti ambiti del sociale, della solidarietà e della cultura con vari progetti e programmi che vanno ben oltre il territorio delle singole comunità. Aiuto immediato a migranti e persone bisognose, temi come le pari opportunità, la salvaguardia dell’ambiente, la lotta alla discriminazione… È una chiesa che fa sentire la sua voce nella società, che non si tira indietro e interviene su tutti i temi scottanti di attualità di carattere politico, etico e religioso. Questo è possibile anche grazie alle quote dell’8xmille che numerosi contribuenti italiani destinano anno per anno alla Celi.