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«L’accesso ai vaccini sia equo»

«Abbiamo osservato con profonda preoccupazione che l’accesso ai vaccini non è equo», ha scritto il segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm) Rev. Dr Martin Junge, in una lettera aperta ai capi di Stato e di Governo del G7, che si riuniscono oggi in videoconferenza. «I paesi ricchi si sono assicurati le loro dosi, a volte in quantità maggiori del necessario, mentre altri paesi e le loro popolazioni hanno un accesso inadeguato o del tutto inesistente».

I leader del G7 – Gran Bretagna, Usa, Italia, Canada, Germania, Francia e Giappone – si incontreranno online oggi per discutere gli sforzi congiunti per contrastare il Covid-19 e rilanciare l’economia globale. L’incontro è la premessa dell’atteso G7 che si terrà il prossimo giugno in Cornovaglia.

«L’accesso ineguale ai vaccini rivela ancora una volta l’immensa disuguaglianza nel mondo, ora persino esacerbata dal Covid-19», scrive il segretario generale della Flm. «Un approccio globale guidato dal “nazionalismo dei vaccini” non può funzionare, perché finché tutti non saranno al sicuro, nessuno lo è». Junge ha fatto appello ai leader del G7 come rappresentanti delle nazioni più ricche del mondo che hanno la responsabilità di sostenere la battaglia globale contro la pandemia COVID-19. «Raddoppiate i vostri sforzi per sostenere finanziariamente lo sviluppo e la distribuzione di vaccini nei paesi in via di sviluppo, le cui risorse limitate minano la loro capacità di acquisire e fornire vaccinazioni a tutti i loro cittadini». Ciò dovrebbe includere la garanzia di finanziamenti adeguati per iniziative come la piattaforma Covax, che mira a garantire che tutti i paesi abbiano accesso ai vaccini e che i paesi a basso reddito ricevano sostegno finanziario e parità di accesso. Evidenziando i potenziali ostacoli costituiti dagli accordi commerciali internazionali esistenti, Junge ha anche invitato i leader del G7 ad «affrontare le sfide legate alla ricerca, allo sviluppo e alla condivisione della tecnologia e dei diritti di proprietà intellettuale nel contesto dei vaccini e delle terapie Covid-19».

La scorsa settimana, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto un piano di vaccinazione globale che riunisca gli attori chiave per garantire un’equa distribuzione dei vaccini, compresi i produttori di vaccini e coloro che potrebbero finanziare tale sforzo. A Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha riferito che 130 paesi non avevano ricevuto una singola dose di vaccino. «In questo momento critico, l’equità del vaccino è il più grande test morale posto innanzi alla comunità globale», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite.

 

Photo: LWF/Albin Hillert