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Mostre al Centro culturale valdese di Torre Pellice

La mostra di fotografie del comandante partigiano Ettore Serafino «Figure della Resistenza nel Pinerolese 1943-45», esposta presso la Fondazione Centro Culturale valdese, in via Beckwith 3 a Torre Pellice, interrotta anzitempo, è nuovamente visitabile fino al 25 aprile, con gli orari del Museo, il martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 13; giovedì e venerdì dalle 15 alle 18: l’esposizione è a cura dell’associazione valdese Ettore Serafino con il contributo della Fondazione Centro culturale valdese.

Presso il bookshop è inoltre in vendita Immagini di Resistenza. Le fotografie dal 1943 al 1945 del comandante Ettore Serafino, a cura di Davide Rosso (Lar editore Perosa Argentina, 2020, pp. 90). Il volume prova a “restituire” una lettura particolare del periodo della Resistenza partigiana attraverso le scelte fotografiche fatte da Ettore Serafino, comandante partigiano ma anche avvocato, giornalista, fotografo.

Riproporre questi scatti, presi dall’album dedicato al periodo della Resistenza predisposto da Serafino nel dopoguerra, significa esplorare sia la sua lettura delle situazioni sia le scelte comunicative che nel tempo ha fatto su quel periodo. Parallelamente, proporre queste immagini significa dare visivamente, forse per la prima volta, un quadro consistente del Serafino fotografo, resistente e poeta, che voleva narrare anche attraverso strumenti diversi dalla parola detta e scritta.

Ma non solo Serafino. Infatti anche 50 opere del pittore Paolo Paschetto (1885-1963) sono in esposizione presso le sale espositive della Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice (giovedì e venerdì dalle 15 alle 18) fino al 26 marzo. Selezionate dalla Collezione della Tavo-a valdese, si tratta di dipinti a olio, acquerelli, disegni a china, linoleumgrafie, in cui il pittore rappresentò, tra il 1915 e il 1923, aspetti poco noti di questo territorio, con un’attenzione anche ai luoghi che oggi hanno assunto un significato simbolico e affettivo per la storia valdese, alcune “scuolette Beckwith”, i templi, le donne con il costume tradizionale. L’esposizione è arricchita con alcune nuove acquisizioni, in alcuni casi più tarde, tra cui una veduta della conca del Pra, in alta val Pellice, eseguita da Paschetto nel 1950 e recentemente donata alla Tavola valdese.