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Il veleno antisemita colpisce ancora la Francia

Ancora un’aggressione di stampo antisemita in Francia e questa volta rivolto ai danni dello scrittore Marek Halter, aggredito nella sua casa nella notte tra venerdì e sabato. 

La notizia è stata diffusa ieri dal quotidiano Le Figaro che ha appreso dallo scrittore l’accaduto in tarda serata. Ufficiale della Legion d’Onore di religione ebraica, Halter è stato aggredito mentre lavora all’ultimo libro «Un mondo senza profeti» di imminente uscita. «Mi ero appisolato sulla sedia mentre controllavo le ultime bozze – ha detto lo scrittore al quotidiano francese –, quando ho percepito delle presenze e ho visto un uomo incappucciato sopra di me e un altro davanti alla porta di casa. Entrambi indossavano guanti neri. Ho afferrato quello che era vicino a me per chiedergli cosa stesse facendo in casa mia. L’uomo mi ha gettato a terra e preso a calci lasciandomi con lividi e ferite: “Se gridi, sei morto”, ha detto». Per lo scrittore i due uomini intendevano intimidirlo, in quanto non hanno rubato nulla dall’abitazione.

L’intellettuale di origine ebraica polacca non è estraneo a violenze e aggressioni. In passato, infatti, è stato aggredito più volte; questa volta però la dinamica è stata diversa, ha affermato, in quanto non sono stati lanciati insulti antisemiti o razzisti ma sono stati fatti «solo riferimenti di disprezzo al libro e alla sua imminente uscita» e nel quale l’autore attacca l’intellighenzia religiosa. Solidarietà all’intellettuale francese è stata espressa dalle comunità ebraiche italiane. «L’aggressione a Marek Halter è un segnale pericoloso da non sottovalutare – ha affermato la presidente delle Comunità ebraiche di Roma, Ruth Dureghello –. Qualcuno ha cercato di intimidirlo e minacciarlo e di farlo tacere. A lui l’abbraccio degli ebrei romani. Caro Marek, non sei solo nella tua battaglia di libertà».

Già nel 2019 un terzo dei francesi (il 34%) di fede o cultura ebraica dichiarava di sentirsi minacciato a causa della propria appartenenza religiosa.  Dati emersi dallo studio Ifop per la Fondazione del think tank per l’innovazione politica (Fondapol) e per l’American Jewish Committee (Ajc).  L’indagine aveva intervistato 505 persone di religione ebraica e 1.027 non credenti, laici o diversamente credenti sulle percezioni e esperienze relative all’antisemitismo in Francia. Le statistiche pubblicate nel febbraio 2019 e relative invece alle aggressioni mostravano che gli atti di antisemitismo erano infatti aumentati del 74% rispetto al solo anno precedente. Un’escalation di violenze evidenziata già nel 2018 dal ministro francese dell’Interno Christophe Castaner il quale denunciava che gli atti anti-ebraici erano cresciuti del 75% tra il 2017 e il 2018, passando da 311 a 541: «L’antisemitismo – affermava allora – si sta diffondendo ed è un pericoloso veleno».