istock-1215469750

Ciclabile Pinerolo-Pinasca: partono i lavori

Finalmente si parte: a poco meno di tre anni dall’assegnazione del bando regionale, il 22 febbraio prossimo il cantiere della nuova pista ciclabile che collegherà Pinerolo alla Val Chisone, fino a Pinasca, sarà consegnato alla ditta che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 20% rispetto al budget stanziato che è di 2.350.000, finanziato al 60% dal bando regionale Percorsi Ciclabili Sicuri del 2018. Della restante parte si fanno carico le amministrazioni di Pinerolo, Porte, Villar Perosa e Pinasca. Il nuovo percorso è stato presentato in conferenza stampa mercoledì 10 febbraio presso il Comune di Pinerolo dai sindaci dei comuni interessati e dall’assessora ai trasporti pinerolese Giulia Proietti.

La Pinerolo-Pinasca andrà a unirsi al percorso cittadino inaugurato la scorsa estate, che a sua volta proseguirà sulla direttrice opposta fino alla zona industriale della Porporata per collegarsi alla ciclabile pedemontana Roletto-Piossasco da via dei Rivetti. Dalla parte opposta invece la pista continuerà per via Fenestrelle fino alla rotonda di Abbadia che unisce via Nazionale e via Giustetto; da lì si aggancerà al percorso di valle che passerà per buona parte sulla Sp23 e si concluderà a Pinasca.

In occasione dell’assegnazione del bando la speranza degli amministratori era quella di veder realizzato il progetto in tre anni, ma le cose sono andate inevitabilmente più per le lunghe e l’emergenza sanitaria dell’ultimo anno non ha di certo facilitato le cose. «Il progetto della Pinerolo-Pinasca – spiega Marco Ventre, sindaco di Villar Perosa – è molto più impattante rispetto ad altri finanziati dallo stesso bando, motivo per cui è stato oggetto di numerose discussioni che hanno visto la partecipazione di numerosi enti e che hanno portato ad alcune modifiche rispetto al progetto iniziale». In particolare, all’altezza di Porte il percorso subirà una deviazione dalla Strada provinciale 23 al centro del paese in una zona a uso promiscuo con limite di velocità dei 30 km/h. A Villar Perosa la maggiore conflittualità si era presentata in un tratto di 200 metri nei pressi dell’Skf, dove si è intervenuti riducendo la portata al minimo consentito di 1,5 metri. Inoltre, sempre a Villar Perosa, la ciclabile abbandonerà per un tratto la provinciale per deviare in direzione del parco della Finestra sulle Valli dove proseguirà per la zona mercatale prima di rientrare sul percorso principale.

Nel corso della presentazione il sindaco di Villar Perosa Marco Ventre ha ribadito le motivazioni che hanno portato il territorio a credere e investire su questo progetto, nell’ottica di un rilancio alternativo o complementare a quello prettamente industriale e dello sviluppo di una mobilità sostenibile in linea con ciò che sta avvenendo in tutta Europa «Parlando soltanto delle Valli Chisone e Germanasca, questo territorio ha perso in 30 anni quasi 30.000 posti di lavoro nel settore industriale. Fatta salva la volontà di sviluppare opportunità anche in quell’ambito, è necessario valorizzare ciò che offre la nostra realtà ragionando anche su altri aspetti, tra i quali il turismo ha un ruolo fondamentale. Certamente non si risolve tutto con una pista ciclabile, ma si tratta di un primo passo importante per pensare in modo alternativo il nostro territorio».

Il progetto che sta per essere realizzato vuole anche essere il primo step di un percorso che si vorrebbe vedere allargato e potenziato arrivando a toccare da una parte il Forte di Fenestrelle, risorsa turistica imprescindibile in un piano integrato di sviluppo del settore, dall’altra la Val Germanasca con Prali come ideale punto d’arrivo. Un’idea di sviluppo che però non si limita alle due vallate. «Nell’ottica di cogliere le opportunità offerte dal Recovery Fund, come territorio abbiamo sviluppato una progettualità di sviluppo con il supporto di Uncem: tra i vari aspetti toccati c’è proprio quello della mobilità sostenibile e, su questo fronte, abbiamo collaborato anche con i comuni di Cumiana, Frossasco e Cantalupa offendo una visione di territorio allargata rispetto all’ambito di valle. A oggi non sappiamo quali saranno i criteri di assegnazione dei fondi, ma è necessario farsi trovare preparati nel momento in cui verranno prese le decisioni».