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Le chiese europee incontrano la presidenza di turno dell’Ue

Una delegazione ecumenica della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece) e della Conferenza delle chiese europee (Kek) ha partecipato a un incontro online il 28 gennaio con Nuno Brito, Rappresentante permanente del Portogallo presso l’Unione europea, per uno scambio di opinioni sulle priorità del semestre di Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea.

Un importante argomento di discussione è stato la partecipazione delle Chiese alla prossima Conferenza sul futuro dell’Europa. La delegazione ha inoltre sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo e un’interazione costruttivi con le presidenze dell’Unione europea, in linea con l’articolo 17 del trattato sul funzionamento dell’Ue , come è stato fatto in passato.

È stato inoltre sottolineato che le Chiese, insieme ad altri stakeholder, sono in grado di fornire input significativi per una struttura istituzionale che vuole servire meglio il Bene comune, riducendo la distanza tra le istituzioni europee e i cittadini e promuovendo il dialogo e le politiche incentrate sulle persone, famiglie e comunità.

L’Ambasciatore Brito ha sottolineato che «le Chiese in Europa svolgono un ruolo importante nel ricordare alle nostre società che l’Europa si basa sulla centralità della dignità umana e che non dobbiamo aver paura dei nostri vicini».

Durante la riunione, la delegazione ha anche presentato un contributo congiunto comprendente riflessioni, proposte e raccomandazioni politiche, affrontando le priorità urgenti per la Presidenza portoghese dell’Ue.

La delegazione delle Chiese europee, in particolare nel contesto dell’impegnativa pandemia da COVID-19, ha sottolineato la necessità per la presidenza portoghese di promuovere la ripresa europea rafforzata dalle transizioni verdi e digitali, per fornire il pilastro sociale dell’Ue come elemento chiave per garantire un transizione equa, inclusiva, verde e digitale e per rafforzare l’autonomia strategica di un’Europa aperta al mondo. Le chiese hanno sollecitato la Presidenza a promuovere il dialogo e l’unità degli Stati membro in modo da rinvigorire la speranza, la fiducia e la credibilità.

«I nostri valori europei comuni – rispetto della dignità umana e dei diritti umani, libertà, democrazia, solidarietà, uguaglianza e Stato di diritto – devono essere continuamente rafforzati per riaffermare il nostro impegno per la visione dell’Unione europea come una vera comunità di valori che contribuiscono al futuro condiviso e sostenibile del mondo», ha condiviso la delegazione con l’Ambasciatore Brito.

La Comece e la Kek hanno inoltre accolto con favore l’ambizioso, lungimirante e orientato al valore programma della Presidenza portoghese dell’Ue e il suo impegno a rafforzare la resilienza dell’Europa e la fiducia delle persone nel modello sociale europeo promuovendo un’Unione basata sulla solidarietà, la convergenza e la coesione, in particolare «l’approccio coordinato verso il cambiamento climatico, la transizione digitale e il benessere sociale progettato per promuovere uno stile di vita libero, rispettoso dell’ambiente, socialmente forte, sostenibile e sano nel contesto della ripresa».