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È nato il Consiglio delle chiese cristiane di Firenze

Ieri (17 gennaio 2021) nel Battistero di San Giovanni di Firenze i rappresentanti delle chiese anglicana, battista, cattolica, episcopale americana, luterana, ortodossa-greca, ortodossa-rumena, riformata svizzera, valdese presenti in città hanno dato vita «con una cerimonia significativa, e nel rispetto delle norme di distanziamento», al Consiglio delle Chiese Cristiane di Firenze (Cccf).

«Un evento – ricorda il comunicato stampa – che si colloca all’interno di un’esperienza ecumenica sperimentata all’estero e inaugurata in Italia dalle Chiese di Venezia nel 1993. Da allora a oggi – si legge ancora – in Italia sono stati costituiti Consigli di Chiese a Milano, Modena, Verona, Perugia, Reggio Calabria e Padova, e Consigli di Chiese regionali in Campania, Umbria e Marche.

I Consigli di Chiese sia cittadini che regionali, hanno come obiettivi fondamentali l’approfondimento di relazioni  tra i rappresentanti delle diverse chiese cristiane aderenti; l’organizzazione comune di attività ecumeniche, come incontri di preghiera, attività di formazione e approfondimento reciproco; il progettare e realizzare insieme specifiche attività pastorali; il testimoniare alla città l’importanza dell’accoglienza e dell’ascolto reciproco, anche attraverso i mass media».

Il Consiglio di Firenze, dunque, è il frutto «di un lungo cammino di relazioni tra le Chiese fondatrici, durante il quale le chiese hanno approfondito la reciproca conoscenza, hanno adeguato i linguaggi, hanno affinato il metodo di lavoro, e soprattutto hanno sviluppato una fraternità sincera e fattiva nel comune riferimento a Gesù Cristo, nostro Salvatore. Un esito di questo clima è anche la comune stesura dello Statuto del Consiglio, approvato, poi, da ogni Chiesa secondo il proprio ordinamento». 

L’attività del Consiglio delle Chiese Cristiane di Firenze, chiude il comunicato, «sarà sviluppata sia per l’intensificazione di relazioni ecumeniche tra le Chiese fiorentine, con l’intento di offrire uno spazio comune a quelle che lo hanno costituito, e anche a quelle che vorranno entrarvi in futuro, in qualità di membri o di osservatori; che nella collaborazione per realizzare iniziative pastorali comuni su aspetti della vita cittadina. Con spirito di amicizia sarà aperto al dialogo interreligioso con le comunità non cristiane, in particolare con quelle ebraica e islamica. Le risoluzioni vengono prese dall’assemblea all’unanimità delle delegazioni presenti in rappresentanza delle Chiese».

foto di Pufui PcPifpef, interno battistero di Firenze