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Quando la narrazione inclusiva è diventata possibile

Era un’imprenditrice riconosciuta in tutto il Trentino. Origini etiopi, 42 anni, era arrivata a Frassilongo – in provincia di Trento – nel 2010 per scappare dalle persecuzioni da parte del governo etiope. Negli ultimi anni, seguendo la sua passione, aveva aperto e gestito un’azienda casearia di prodotti caprini: la Capra Felice. Agitu Ideo Gudeta è stata trovata morta in casa sua il 29 dicembre, uccisa per mano del suo collaboratore per motivazioni economiche. Una morte che ha sconvolto la città di Trento ma anche la realtà nazionale che aveva conosciuto la storia di lavoro, amore e impegno de la pastora e delle sue capre felici.

“ragazza, donna, altro” di Bernardine Evaristo è stato uno dei titoli più letti e più apprezzati del 2019 e nel 2020 è arrivato in Italia per la casa editrice SUR (traduzione di Martina Testa).
Vincitore del Booker Prize 2019, eleggendo per la prima volta nella storia (anche se a pari merito con Margaret Atwood) una donna nera a una vincita così importante. Il Guardian e il Sunday Times l’hanno inserito tra i libri del decennio, mentre per il New Yorker e il Washington Post rientra tra i 10 libri migliori dell’anno.

La storia di dodici vite intrecciate, tra spazio e tempo, che si dipanano in quattro capitoli principali che vedono protagoniste donne nere della diaspora africana inglese.
Sono quasi tutte donne le protagoniste disegnate al meglio tramite storie, pregi, difetti e sentimenti così reali da sembrare di riconoscerli, di viverli. Sono insegnanti, giovani, operaie, attrici, studentesse, mogli, madri, omosessuali, figlie, anziane. Ognuna all’interno del suo microcosmo di vittorie e scoperte che incrocia quello delle altre su diverse linee temporali.

Un testo che ha squarciato il mondo della letteratura internazionale grazie alla penna di Bernardine Evaristo (Londra, 1959) al suo settimo romanzo decide di prendere a piene mani le esperienze della sua carriera di critica, attivista per l’inclusività e scrittrice per il teatro.

Ed è proprio da questo suo impegno, dal suo desiderio di proporre un’alternativa alla visione dominante della letteratura (bianca, etero, privilegiata) che nasce l’idea di questo mosaico di narrazioni, di questo firmamento di vite diverse per cultura, sogni, sessualità, voto politico, fede, classe sociale e molto, molto altro.
Un’esperienza di lettura finalmente possibile per le narrazioni taciute per molto tempo. Un passo avanti straordinario per le storie rimaste incastrate, nascoste nelle pieghe del tempo e del potere delle storie principali. Non sempre inclusive o rispettose nei confronti di tutti e tutte.

“ragazza, donna, altro”, Bernardine Evaristo, SUR, 2020, 18 euro