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«Udito». Adesso è l’ora dell’ascolto…

In un giorno sfortunato un contrabbassista italiano di chiara fama internazionale si procura un incidente serio alla mano e per questo motivo «deve rimanere fermo molto tempo. All’inizio tutto sembra perduto, però le risorse artistiche non mancano e Aldo Mella prende in mano un po’ di vecchi spartiti (telefona e scrive a 45 colleghi sparsi in giro per il mondo, ndr) e qualche “seduta” assieme all’indimenticato chitarrista Andrea Allione» e nasce «Udito». A scrivere queste parole (un anno fa) la nota e più autorevole rivista di Musica jazz.

Un articolo (preceduto da un’intervista realizzata in esclusiva al compositore) pubblicato per segnalare l’uscita di un lavoro corale, quello coordinato e scritto da Aldo Mella, insieme ad alcuni dei musicisti tra i più noti in Italia.

Un’edizione musicale pubblicata dalla Claudiana editrice in collaborazione con il settimanale Riforma.

È passato un anno da allora, da quando il lavoro discografico fu presentato (era il 20 dicembre 2019) nel salotto della libreria Claudiana di Torino, alla presenza di musicisti, giornalisti, musicologi e semplici amanti delle musica e curiosi.

Da allora è successo di tutto. Sembra essere passato un secolo. Tutto è cambiato, quella fu l’ultima presentazione (in presenza).

La pandemia poco dopo “rubò la scena” a tutto e a tutti.

Emergenze, lutti, sofferenze, decreti, ancora oggi e purtroppo, segnano le nostre vite e condizionano il nostro modo di vivere.

Questo è un tempo in cui (l’abbiamo in questi giorni ricordato su Riforma con l’articolo di Marta D’Auria dedicato alla crisi in corso nel mondo dello spettacolo, dell’arte, della musica e della cultura) abbiamo deciso di non arrenderci e tornare a parlare di un lavoro importante (Udito) per noi, prezioso, che ha coinvolto tanti artisti.

Un progetto musicale che voleva svilupparsi, progredire, promuovere concerti in giro per l’Italia e che, invece, è stato anch’esso fermato dal maledetto Covid-19.

Eravamo «entusiasti» scriveva Musica Jazz.

E malgrado tutto lo siamo anche oggi, perché ancora e fortemente crediamo in questo lavoro discografico.

Le melodie contenute nel cd rapiscono e portano chi l’ascolta in un mondo fatto di ricordi e di emozioni tra suoni attuali e “Amarcord”: sonorità che esplorano le più profonde radici dell’anima soul e jazz di matrice europea. Voci, emozioni quelle “immaginate” da Aldo Mella, tutte diverse tra loro e che sembrano accompagnarci «alla prima di un film» che certamente desidereremmo poter vedere.

«Il jazz tout court è presente alla fine di ognuno dei due cd, sotto forma di due sedute con Allione (The Thumb di Wes Montgomery e Union Pacific di Mark Johnson): in tutte le altre tracce il blend è dichiarato e dunque si passa dalle sonorità hard bop al funky alla world music con Aidni o l’ottima prova dell’unico vocalist presente, Albert Hera in Tapuà. Impossibile menzionare qui le esecuzioni lucidissime di ognuno dei musicisti, ma basta scorrere l’elenco sopra riportato e si resta stupefatti. Impossibile vederli tutti quanti dal vivo (ma chissà), dunque non resta che procurarsi questo lavoro e ascoltarlo più volte. Senza alcun pregiudizio», affermava un anno fa Musica jazz.

É passato un anno da quando il cd era stato presentato al pubblico, perché parlarne dunque oggi?

Perché la buona musica supera il tempo e lo spazio. Questo scrigno prezioso discografico di brani e di sonorità realizzato da persone di grande umanità e professionalità (un ever-green) merita di essere ascoltato.

I nomi dei musicisti coinvolti ne sono la prova e la garanzia:

Albert Hera, Alberto Tafuri, Alessandro Chiappetta, Alfredo Ponissi, Andrea Allione, Andrea Ayassot, Antonio Faraò, Antonio Santoro, Carmelo Coglitore, Daniele Di Gregorio, DJ Rocca, Eduardo Taufic, Elio Rivagli, Emanuele Cisi, Enrico Caruso, Enzo Salzano, Enzo Zirilli, Fabio Giachino, Fabio Gorlier, Federica Biribicchi, Federico Monti, Flavio Boltro, Francesco Sotgiu, Fulvio Chiara, Gigi Biolcati, Gilson Silveira, Giorgio Giovannini, Giorgio Li Calzi, Giovanni Mattaliano, Kamod Raj, Lanfranco Costanza, Marco Tardito, Marina Martianova, Mario Bruno, Maurizio Piancastelli, Max Serra, Max Furian, Paolo Porta, Pietro Ballestrero, Roberto Bongianino, Roberto Cecchetto, Roberto Regis, Roberto Taufic, Rudy Migliardi, Valentina Ponzoni, Zeno De Rossi.

«Uno schieramento (pacifico) di musicisti, con ogni genere di strumento – ricorda la giornalista Lorenza Cattadori, che cura la comunicazione del lavoro musicale con la Blue Valentine Press –. Un progetto unico, multiforme e vibrante, piuttosto difficile da semplificare. “Udito” non significa solo ciò che sembra: è un’assonanza curiosa, e quando lo ascolterete susciterà in voi un sorriso. “Udito” non è una raccolta di session casuali registrate qua e là in giro per locali, tutto è realizzato con modalità curatissima e rigorosa. “Udito” non è nemmeno il disco di un leader con un folto accompagnamento di sidemen: i pochi assolo di contrabbasso durano poco più di due minuti e ogni brano si adatta ai musicisti che lo eseguono, tanto da renderli immediatamente protagonisti».

Comprare un disco è un modo per viaggiare, per sognare, per curare l’anima e accompagnare in profondità la propria spiritualità; è anche un gesto concreto per sostenere l’arte, la musica e gli artisti che oggi vivono serie difficoltà.

E allora, buon ascolto!

Il disco è ordinabile qui e disponibile presso le librerie Claudiana.