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La meravigliosa, inaspettata scoperta della felicità

“One reason UK” è un profilo social anglosassone presente sia sua facebook che su instagram. Il format ideato è bastato solamente su una domanda: “qual è un motivo per cui oggi sei felice?”. Così, in giro per la capitale, passanti di qualsiasi età, etnia e estrazione sociale, rispondono in maniera spontanea che si rivela efficace e straordinaria per la scelta delle risposte. Un uomo dice che ha appena staccato dal lavoro e può andare da sua figlia di due anni, una signora anziana è felice perché a Londra ci sono stati ben 10 secondi di sole e un musicista è felice perché con le sue mani può suonare la sua arpa in metropolitana. Piccoli pensieri, stralci di quotidianità che solo ad ascoltarli ci permettono di afferrare quel sentimento tanto ricercato quanto prezioso.

La famiglia Sorensen nasce nella Chicago degli anni ’70. Marilyn e David si incontrano all’interno di un ateneo e per un disguido, tra la comicità e l’imbarazzo, permettono alle loro vite di unirsi. Lei studentessa di letteratura, lui futuro studente di medicina. Due mondi che toccandosi fanno scoppiare un amore immediato, potentissimo che mette al mondo i suoi frutti inaspettati e precoci. Wendy, Violet, Liza e Grace. Le prime tre una dietro l’altra e l’ultima, a distanza di dieci anni quando Marilyn non ci pensava nemmeno più.
È la vita di una famiglia normale quella dei Sorensen. È una quotidianità che cresce i suoi protagonisti nei sacrifici e nel calore di un focolare che si tiene in piedi grazie al lavoro di medico di famiglia del padre carico di responsabilità e dubbi e della completa dedizione (e sacrificio) di una madre carica di fatica e di assenze.

Attorno ai Sorensen Chicago cresce, si modernizza e si avvicina sempre di più alla casa di una famiglia che dall’amore è circondata, ma dallo stesso amore rischia di venire affogata. Quello perfetto tra Marilyn e David soprattutto, che non smette mai di esistere, di ricomporsi anche dopo gli screzi e di invadere gli spazi e i bisogni delle figlie. Poi le vite delle quattro figlie. Così lontane dalle luci della casa in cui sono cresciute e così attaccate da tutto quello che non sono riuscite a ottenere. Wendy, la primogenita: dopo un’adolescenza buia e scontrosa, entra nel mondo degli adulti grazie a un amore splendido che si spegne subito. Violet che abbandona la sua carriera da avvocato per realizzare la famiglia perfetta di un quadro che nasconde tantissime insidie. Liza, quella che ha seguito la via accademica del padre e che si ritrova ad aspettare un figlio che non vuole da un uomo che non sa amare sé stesso. E infine Grace, la più piccola, che di fronte alla complessità e dai traguardi delle sorelle si difende dietro a un castello di bugie.

Una famiglia come tante che viene completamente ribaltata con l’arrivo di una sorpresa sconosciuta che ha le sembianze di un ragazzo di 15 anni dal passato oscuro.
Ed è proprio da questo squarcio, da questa pioggia non prevista di conseguenze che toccano tutti e sei i componenti, che la felicità è tanto cercata, tanto sperata, persa, buttata via per sbaglio e poi ritrovata. L’albero del giardino che ha visto tutto, un segreto mantenuto per proteggere, un viaggio in macchina per salvarsi, il rancore sopito e quello finalmente sputato, le bugie bianche che si sporcano di errore e l’ammirazione totale, devota e infinita verso due genitori ormai vecchi, stanchi e arresi all’imprevedibilità della vita che hanno tenuto tutto in piedi come meglio potevano, con le migliori intenzioni.
Un libro che parla di amore, di legami da cui non potersi liberare mai, di incomprensioni e ripensamenti, di dipendenze e abbandoni e di verità; quella che alla fine di tutto rende sempre un po’ felice chi l’accoglie.

Mai stati così felici, Claire Lombardo, Bompiani, 2020, 18 euro