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«Imbavagliati». Da domani, tutti senza bavaglio

É stato presentato ieri in conferenza stampa (in via telematica) «Imbavagliati», il primo Festival Internazionale di Giornalismo Civile (ideato e diretto da Désirée Klain) che dal 2015 dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali.  «Diversamente Liberi» è il tema scelto per la sesta edizione, al via da domani.

«Un modo per accendere tante luci – ha affermato Klein -. E per farlo abbiamo deciso di collaborare con Amnesty International Italia raccogliendo testimonianze in paesi (sono sessantanove nel mondo, ndr) dove, ad esempio, l’omosessualità è ancora un reato in molti casi punibile con la morte. E dove la negazione dei diritti è più forte».

Protagonisti della sesta edizione saranno dunque attivisti e reporter costretti a vivere sotto scorta.

Tra questi Ludovic-Mohamed Zahed, primo imam franco-algerino omosessuale. Chang Ping, giornalista cinese censurato dal governo di Xi Jinping che, seppur in esilio, continua ad accendere luci per raccontare il suo popol, il suo Paese.

O ancora, Claudia Julieta Duquela, giornalista investigativa colombiana che da sempre si batte per la salvaguardia dei diritti umani;  John Shipton, padre di Julian Assange, che lotta strenuamente per la difesa del figlio;  Akram Sweedan, coraggioso artista siriano, che sotto la minaccia della guerra riesce ad infondere speranza, raccogliendo i resti di ordigni vari, bombe e razzi, colorandoli e decorandoli, dando loro un nuovo significato. 

Dal 16 al 20 dicembre, dunque, saranno numerose le testimonianze tutte esclusive che si alterneranno in diversi panel ma sotto lo stesso lo slogan nella convinzione che, «Chi dimentica diventa colpevole – prosegue Klein -. Il festival sarà un luogo virtuale nel quale rinnoveremo l’appello per chiedere verità e giustizia per tutti i Mario Paciolla, i Giulio Regeni e le Ilaria Alpi del mondo».

Ieri in conferenza stampa forte è stata la testimonianza di Carmen Ferrara, la 25enne campana, attivista Lgbtiq e che recentemente ha pubblicato il volume: Orientamento Sessuale e Identità di Genere. Immigrazione e Accoglienza.

«Una ricerca – ha ricordato Klein – sulla condizione delle rifugiate e dei rifugiati: lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersex e queer in Italia. Un testo, tratto dalla sua tesi di laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, in cui s’illustra la condizione italiana di una parte della comunità Lgbtiq immigrata: quella più vulnerabile».

Uno spot, poi, ha lanciato ieri «Imbavagliati», la Campagna internazionale contro le querele temerarie con un titolo più che mai emblematico: «Slapp, il bavaglio con la cravatta!», prodotto collaborazione dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.

Da domani i primi appuntamenti. Il programma completo e disponibile su: www.imbavagliati.it  

Video SLAPP Il bavaglio con la cravatta: https://youtu.be/8aopnFtGHjU

Video Carmen Ferrara, testimonial della VI edizione di “Imbavagliati”: https://youtu.be/66LaazBApnU  

Video intervento Giuseppe Giulietti per “Imbavagliati 2020”: https://youtu.be/nIWS2bLpY7U  

 

Foto John Stipton, padre di Julian Assange