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Stoa169, il portico di Zimmer

«Penso che la crisi attuale dovuta al coronavirus ci accompagnerà a lungo; oggi ha questo nome e domani ne avrà un altro. Ci troviamo nel bel mezzo di una svolta evolutiva, una nuova rivoluzione copernicana, e dobbiamo comprendere che non possiamo continuare a esercitare così tanta violenza nei confronti della natura. Essa ci sta ponendo dei limiti che non possiamo oltrepassare e dovremmo cogliere questa occasione per costruire una nuova forma di società. Ne sono estremamente convinto. Non voglio morire e sicuramente neanche lei, ma se noi non rispettiamo la natura, perché mai questo bacillo dovrebbe risparmiare gli esseri umani? Trovo che i giovani stiano pagando un prezzo pesante, soprattutto nel come vivere la socialità. Forse il presente mi ricorda il dopoguerra, quando noi bambini di allora non avevamo molte possibilità di svago. Pensi che come unico bambino di confessione protestante della classe, non mi era permesso giocare con i compagni cattolici. Rappresentavo l’eresia in Baviera», questa una delle numerose risposte dell’artista Bernd Zimmer, incalzato dalla giornalista Lidia Ciotta su Artribune e intervistato in merito alla nuova Kunsthalle (galleria d’arte) nel cuore della Baviera.

A 50 Km da Monaco di Baviera sorge un portico le cui colonne sono state e continueranno a essere realizzate da artisti di tutto il mondo.

A Polling, piccolo villaggio nella campagna bavarese a 50 chilometri da Monaco, in Germania, l’artista Bernd Zimmer ha ideato il progetto Stoa169: come rivela l’etimologia greca del nome, si tratta di un portico, le cui colonne sono state e saranno l’espressione corale di centinaia di artisti, provenienti da tutto il mondo.

«Stoa169 – scrive la giornalista Lidia Ciotta – si presenta al visitatore come un Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale, policromatica, polimaterica e multiculturale, una sorta di stato generale dell’arte contemporanea nel mondo».

Il portico è aperto a tutti gratuitamente, fruibile in ogni momento della giornata, raggiungibile intraprendendo un pellegrinaggio di qualche chilometro nella natura.

Vi invitiamo a leggere la lunga, interessante e approfondita intervista su Artribune.

Bernd Zimmer, nato nel 1948 a Planegg in Baviera, dopo avere studiato filosofia e storia delle religioni e dopo essersi affermato a livello internazionale come uno dei Neue Wilden, è stato cofondatore della celebre galleria berlinese am Moritzplatz insieme a Rainer Fetting, Helmut Middendorf e Salomé; nel 1984 ha trasferito il suo studio e residenza a Polling, in una ex proprietà conventuale.

 
Foto: Bernd Zimmer Fotocredit STOA169 Stiftung, Felix Pitscheneder