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Tra «gloriosi rimpatri» e percorsi di cittadinanza

«Quella vissuta dai valdesi dal 1686 al 1689 è una storia inizialmente di esilio, o meglio di deportazione, che questi dovettero subire dopo nove mesi di reclusione e che li trasformò, diremmo oggi, in richiedenti asilo per motivi religiosi e politici. Una storia, che poi continuò con il rientro degli esiliati nelle loro valli (Cozie del Piemonte, con Torre Pellice in provincia di Torino ancora oggi “Capitale” della minoranza religiosa, ndr) per la riconquista, con la forza, al diritto a esistere» e con quello che fu definito, appunto, il «Glorioso Rimpatrio».

Una storia valdese che oggi è custodita nelle pagine di: Sulle strade dei valdesi. Dalla prigionia all’epico ritorno, volume scritto da Riccardo Carnovalini e da Roberta Ferraris e impreziosito con un contributo (nella nuova edizione) a cura di Davide Rosso.

Il volume e edito da Terre di Mezzo, sarà presentato domani alle 13 con un webinar al quale parteciperanno l’autrice Roberta Ferraris insieme al direttore del centro culturale valdese, Davide Rosso e a Daniele Vola (che nel  2019 fece l’espserienza di ripercorrere le tappe del Glorioso Rimpatrio), moderati da Gian Mario Gillio del settimanale Riforma.

Un appuntamento in diretta streaming in occasione di Fa’ la cosa giusta, festival del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Manifestazione milanese trasferitasi del tutto sul web con molteplici appuntamenti cultural www.falacosagiusta.org .

Un’occasione per ricordare un viaggio estenuante e lungo per i valdesi, una riconquista quella di allora, oggi ripercorribile tappa dopo tappa per chi decidesse affrontarlo nell’era moderna. Un cammino che intreccia storia, cultura, spiritualità, tradizioni e natura. 

La guida, dunque,m è oggi «memoria di diritti negati e di resistenza, ma anche di tolleranza e di accoglienza, da parte di chi decise di dare ospitalità e aiuto ai valdesi in Svizzera e in Germania. Memoria di lotte per la libertà e per i diritti. Raccontare questa storia oggi – ricorda Davide Rosso – significa ripercorrere una parte della memoria che fonda l’identità europea; per questo “Le Strade dei valdesi” sono parte di un percorso denominato “Le Strade degli ugonotti e dei valdesi”, riconosciuto dal 2013 dal Consiglio d’Europa come itinerario culturale europeo».

Un diario quotidiano del viaggio intrapreso dal movimento ereticale nel 1689 e da poter, volendo, rivivere anche oggi e rigorosamente a piedi. 

20 tappe iniziate allora la notte del 17 agosto 1689, quando i valdesi decisero di incamminarsi dalle sponde del lago di Ginevra, dove furono esiliati tre anni prima dal duca di Savoia, sino alle valli Piemontesi. E da ripercorrere oggi, meglio sarebbe con il bel tempo alle porte.

L’appuntamento è previsto mercoledì 25 novembre alle 13.

Il video sarà disponibile qui.

La guida è distribuita anche dalla Fondazione Centro Culturale Valdese, che ne segue la distribuzione nel pinerolese. Se interessati, scrivere una mail a segreteria2@fondazionevaldese.org , oppure telefonare allo 0121-932179.

L’altro appuntamento insieme a Riforma è previsto per venerdì 27 alle 17,30 con «I percorsi di cittadinanza delle donne rifugiate e il loro apporto per la società ospitante»

L’incontro, il primo di una serie, è nato dalla collaborazione tra l’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione, il settimanale Riforma e il blog di informazione AmargiPress.

L’Associazione Donne Africa nasce da un gruppo di donne attive da diversi anni sul territorio regionale e nazionale in ambito socio-culturale e che insieme hanno scelto di dar vita alla prima associazione in Italia che rappresenti tutte le donne dei paesi appartenenti all’Africa Subsahariana.

Nell’ambito del progetto «Cittadinanza aperta. Donne straniere, rifugiate e di seconda generazione in relazione con la comunità», realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo e in collaborazione con Riforma.it e Amargi Press sono previsti tre webinar sul tema dell’inclusione sociale e della cittadinanza al femminile: si comincia dunque venerdì 27 novembre dalle 17,30 alle 19.

All’incontro interverranno: Rosanna Rabuano, direttore Centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze del Ministero dell’Interno; Daniela Di Capua, già direttrice del Servizio centrale dello Sprar; Donatella Giunti, prefettura di Torino; Sonia Schellino, vicesindaca di Torino; Ana De Vegasenior protection officer Unhcr; Janet Buhanza, presidente Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione; Suad Omar, mediatrice e attivista dei diritti per le donne rifugiate Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione. Coordinerà l’incontro Gian Mario Gillio, giornalista (Riforma/Agenzia stampa Nev). 

Per partecipare è necessario inviare una mail a  donneafricasubsahariana@gmail.com entro il 25 novembre. Il link a cui collegarsi sarà inviato il giorno precedente, il 26 novembre.