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Ruben Vinti: passione per l’Evangelo e opera sociale

Il 13 novembre ci ha lasciati il pastore Ruben Vinti, all’età di 88 anni; risiedeva a Luserna San Giovanni. Il suo percorso è stato ricco di vicende, di scelte e di svolte, ma soprattutto ricco di benedizioni da parte del Signore che lo ha portato a svolgere il suo ministero in vari modi ma con lo stesso spirito.

Ruben Vinti era nato nel 1932 a Napoli: i genitori erano entrambi ufficiali dell’Esercito della Salvezza (EdS); il padre, ferroviere, era militante socialista e sindacalista: dirigeva l’“Albergo del popolo” quando il fascismo sciolse l’EdS, lo mandò alcuni mesi in carcere e poi in internamento amministrativo fra Umbria e Marche. Ruben è per due anni all’Istituto Gould di Firenze, si ricongiunge alla famiglia nel 1943, e con essa può tornare a Roma nel 1945. Dopo gli obblighi di leva, è in Inghilterra a lavorare in un centro salutista, e sentendosi portato alla predicazione, compie gli studi teologici alla “scuola militare”. In quei due anni conosce Florence Jones, che diventerà sua moglie e compagna per tutta la vita, anch’ella ufficiale.

Il rientro in Italia li vede a Lentini, Firenze, Napoli, Torino: nascono i figli Stefano, Andrea, Sara. Sono anni di grande impegno verso i giovani, nelle colonie marine a Forio d’Ischia e Bobbio Pellice. Quando poi Ruben passerà alla Chiesa valdese, assumerà la direzione della Casa balneare di Borgio Verezzi (oggi Pietra Ligure). Nel frattempo, sentendosi più vicino alla teologia riformata, avvia i propri studi alla Facoltà valdese di Teologia, iniziando a tenere i culti settimanali presso la Casa. Qui si avvia in quegli anni l’accoglienza a ragazzi e ragazze con disabilità, provenienti dall’istituto valdese Uliveto ma anche da servizi sociali di diversi Comuni. Intanto, con Florence, si impegna nel gruppo di predicatori locali riuniti a Savona intorno al pastore Franco Becchino.

Vinti lascia l’incarico nel 1982 e inizia il suo servizio pastorale, conseguente anche alla laurea in Teologia conseguita nel 1990 con una tesi sul Cristianesimo sociale. La prima tappa è Villa San Sebastiano (oltre alla comunità ci sono il Centro sociale, il doposcuola, la cooperativa agricola). Nel 1990 la presentazione al Sinodo: le sue chiese saranno poi Pramollo (1990-95) e Prarostino, fino al 2001, anno dell’emeritazione. Una vita e un ministero caratterizzati dalla passione per l’evangelo, che Ruben ha espresso nella predicazione e nell’attenzione, fraterna, sempre espressa con affettuosa discrezione e garbata ironia: era convinto che la società fosse afflitta da troppe ingiustizie e disparità economica, e che queste, a loro volta, producessero sofferenza e rapporti sbagliati. Per questo ha sempre ritenuto l’impegno sociale e politico importante per dare una testimonianza concreta dell’amore di Dio nella vita della società.