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Quando la cultura ri-apre le sue porte

Torniamo sulla notizia del recupero del grande patrimonio librario dell’ ex Isedet, Isedet, l’Istituto superiore evangelico di studio teologici di Buenos Aires, che per 131 anni è stato il centro di formazione teologica per gli evangelici sudamericani e ha chiuso le sue attività nel 2018.

È stata firmata la lettera di intenti tra le cinque chiese latinoamericane e l’Università Pedagogica Nazionale di Buenos Aires: il primo passo per ottenere il recupero, l’aggiornamento e lo sviluppo di una Biblioteca Specializzata in Scienze Umanistiche e Religiose basata sulla raccolta bibliografica e documentaria raccolta nell’ex Biblioteca Ecumenica Isedet, considerata, per qualità e ampiezza, la più importante raccolta documentaria protestante di livello universitario in America Latina, presso la sede Unipe.

Una firma siglata dalla Chiesa evangelica luterana del Río de la Plata (Ierp), la Chiesa Valdese del Río de la Plata (Ievrp), il ramo sudamericano della Chiesa valdese, la Chiesa dei Discepoli di Cristo (Idc), la Chiesa Evangelica Luterana Unita (Ielu), tutti sponsor del programma «Rete ecumenica di educazione teologica teologica (Reet)», cui si aggiungono la Chiesa evangelica metodista argentina e l’Università pedagogica nazionale (Unipe).

«L’educazione teologica è vitale per il futuro del movimento ecumenico globale e per permettere che le chiese possano avvicinarsi», ricorda il sito internet del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) che riporta la notizia.

Il pastore Leonardo Schindler, presidente della Chiesa evangelica luterana del Rio de la Plata ha rilevato: «La firma apposta in questa lettera di intenti è un primo passo importante per recuperare un patrimonio eccezionale che non è solo nostro ma da considerarsi un patrimonio comune di enorme valore» e ha aggiunto, «aprire nuovamente le porte a questi documenti storici, teologici e bibliografici, e dunque avere la possibilità di rimetterli al servizio dello sviluppo dell’educazione teologica e umanistica di chiunque, è un enorme contributo che le chiese storiche ed eredi della Riforma protestante, hanno deciso di destinare alla collettività e all’istruzione pubblica come bene comune».

Il metodista Américo Jara Reyes si è augurato che «Il progetto possa diventare presto una realtà; e che si possa presto capitalizzare questa ricchezza sia dentro sia fuori le chiese: un’iniziativa al servizio della ricerca come fonte divulgativa del pensiero protestante riformato».

La prof.ssa Elvira Romera, della Chiesa evangelica metodista Argentina, già professoressa universitaria (oggi in pensione), ha infine affermato: «Sono lieta che questo tesoro storico e teologico possa essere divulgato e studiato».