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In Spagna prima statua dedicata a un protestante

Per la prima volta in Spagna è stata eretta una statua per onorare la memoria di un protestante. Il protagonista non poteva che essere Casiodoro de Reina, il primo traduttore della Bibbia completa in spagnolo, e la statua è stata collocata proprio davanti al monastero di San Isidoro del Campo, dal quale il giovane monaco dovette fuggire nel 1557 a causa delle minacce dell’Inquisizione spagnola per la sua pronta adesione alla Riforma protestante.

La statua, opera dello scultore Estanislao García Olivares, è stata inaugurata nei giorni scorsi: misura 3,15 metri da terra, su una base di granito. La figura in bronzo di Casiodoro de Reina porta una Bibbia aperta fra le mani. Sul basamento in pietra è stata posta una targa con la seguente dicitura: «A Casiodoro de Reina e ai traduttori della Bibbia in spagnolo. Per la libertà e la tolleranza».

«È qualcosa di storico, siamo molto felici», ha spiegato al sito di informazione “Protestante Digital” José Manuel Marín, vice sindaco di Santiponce e anche consigliere per l’Istruzione e la cultura del Consiglio autonomo evangelico dell’Andalusia (Ceaa). «Volevamo che la figura ricordasse non solo Casiodoro, ma tutti coloro che hanno contribuito ad avere la Bibbia in spagnolo e che fosse rappresentativa degli eventi della Riforma in Spagna», dice Marín.

Per sviluppare questo progetto, José Manuel Marín ha cercato sostegno e finanziamenti per anni.  Ed è stato finalmente nel 2020, anno in cui si ricorda il cinquecentenario della nascita di Casiodoro de Reina, che ha potuto vedere realizzato il progetto. 

Dopo l’inaugurazione ufficiale, lo storico evangelico Antonio Simoni ha tenuto una conferenza sulla figura di Casiodoro, nato Montemolín in Extremadura-Andalusia, che divenne monaco e svolse la sua attività nel Monastero di San Isidoro del Campo, a Santiponce (Siviglia). Lì, insieme ad alcuni dei suoi compagni, si convertì al protestantesimo e iniziò a tradurre la Bibbia in spagnolo.

Casiodoro credeva nel potere della Scrittura di trasformare le persone, e così si imbarcò in un progetto ambizioso che avrebbe caratterizzato gran parte della sua vita. Nel 1557 dovette fuggire dall’Inquisizione spagnola. Andò a cercare rifugio nei luoghi dove si stava diffondendo la Riforma protestante. I tempi erano complicati e confusi e Casiodoro de Reina sembrava non adattarsi agli schemi delle nascenti chiese protestanti. Così passò per Ginevra, anche se poco dopo andò a Londra – Elisabetta I lo accoglie e lo inserisce come pastore nei ranghi della Chiesa d’Inghilterra – e lì scrisse la prima confessione di fede spagnola protestante.

La persecuzione è stata una costante per tutta la sua vita. Ha dovuto affrontare false accuse di eresia o sodomia. Alcune di queste accuse lo hanno portato a dover andare di nuovo in esilio. Ha attraversato Anversa, Basilea, Francoforte, Strasburgo. Sempre alla ricerca di sostegno per svolgere il lavoro di traduzione e redazione della Bibbia.

Nel 1569 fu pubblicata la Bibbia dell’Orso, la traduzione spagnola completa dell’intera Bibbia dalle fonti originali. La pubblicazione è stata una vera pietra miliare, fondamentale nello sviluppo del protestantesimo in tutto il mondo di lingua spagnola.

A 500 anni dalla sua nascita, la sua eredità sopravvive: le moderne revisioni della Bibbia che ha tradotto continuano ad essere le più conosciute nel mondo di lingua spagnola.