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Un sinodo inedito per la Chiesa protestante unita di Francia

Il Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia (Epudf), riunitosi dal 25 al 27 settembre, ha riflettuto a lungo sull’opportunità di convocare il Sinodo nazionale, inizialmente previsto per il 24-25 ottobre a Parigi. Data l’evoluzione della crisi sanitaria, ha lavorato su diverse opzioni. Alla fine ha scelto di tenere il Sinodo in una sola giornata, sabato 24 ottobre, in diverse località geografiche raccolte in videoconferenza. Ogni regione raccoglierà i suoi delegati in un luogo ancora da definire, nelle condizioni igieniche in uso. Anche i delegati consultivi e gli ospiti saranno distribuiti in questi diversi luoghi. Diverse considerazioni hanno portato il Consiglio Nazionale ad adottare questo dispositivo senza precedenti, così riassunti:

  • «Offrire un segno di speranza. In questo momento in cui il futuro sembra così incerto, dove molti progetti sono sospesi, dove l’orizzonte è limitato al giorno successivo, il Consiglio nazionale vuole offrire un segno di speranza tenendo questo Sinodo nazionale nonostante tutto. In questo tempo che ricorda la barca dei discepoli persi nella notte con un vento contrario, Cristo ci dice “non abbiate paura”!
  • Mantenere un collegamento sinodale. Avremmo potuto rinviare lo svolgimento del prossimo sinodo nazionale a maggio 2021. Ma il Consiglio nazionale desidera avere un momento di scambio e di condivisione sulla vita della Chiesa, al di là della necessità o meno di compiere atti normativi (approvazione dei conti e del bilancio). La dimensione sinodale della nostra Chiesa, anche ostacolata dalla pandemia, deve poter essere vissuta, con mezzi nuovi se necessario. L’Epudf è un’unione di associazioni religiose e il Sinodo nazionale rende visibile questa unione e alimenta la nostra comunione.
  • Proteggere la salute dei delegati. Nonostante gli accordi sanitari previsti alcuni di voi non avrebbero potuto o avrebbero esitato a fare il viaggio: Parigi è classificata in zona rossa, molti di noi sono persone “a rischio” , o responsabili di persone fragili. Inoltre lo spostamento di 160 persone tra il Tempio e il luogo previsto per i pasti non avrebbe consentito di rispettare le distanze fisiche e avrebbe violato le regole di riunione nello spazio pubblico.
  • Anticipare eventuali disposizioni normative. Data l’evoluzione della pandemia, non è escluso che il governo e le prefetture limitino le possibilità di viaggi e raduni entro la fine di ottobre. Per tutti questi motivi si è scelto di incontrarsi in gruppi più piccoli, ma collegati, per vivere insieme questo bel tempo di Chiesa! La comunione fraterna non conosce confini».