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Le sfide dei luterani in Italia

Wolfgang Prader, membro della comunità di Bolzano della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), è il nuovo presidente del Sinodo luterano. Prader è stato eletto nel corso della 1^ sessione del XXIII Sinodo, apertasi venerdì a Roma e conclusa ieri domenica 11 ottobre. 

Un sinodo in presenza, che ha visto riuniti circa 50 sinodali delle 15 comunità della Celi in ottemperanza alle norme anti-covid, con un programma ridotto e senza ospiti esterni. 

Dopo la relazione di commiato del presidente uscente Georg Schedereit, che per motivi di salute ha rinunciato a una seconda candidatura, il Sinodo ha eletto la nuova presidenza nella persona di Wolfgang Prader, già vicepresidente Celi. Ingrid Pfrommer, presidente della Comunità di Torino e tesoriera uscente della Celi, è subentrata alla vicepresidenza. 

Wolfgang Prader, in qualità di esperto informatico, ha intenzione di sviluppare il tema della chiesa digitale, uno degli argomenti in discussione durante il breve Sinodo 2020. I sinodali hanno parlato inoltre di pandemia, delle firme per l’Otto per mille luterano in calo, dei membri effettivi della Chiesa luterana, della possibilità di vivere, o rivivere, la chiesa come «comunità e condivisione, grazie anche alle nuove tecnologie. Un compito entusiasmante quanto impegnativo attende la nuova presidenza» dichiarano i luterani.

«Vedo il Sinodo come una specie di confederazione – sostiene il presidente uscente Georg Schedereit –; non vedo la Celi come una chiesa compatta con un’unica dottrina e un’unica visione. Molte persone che negli anni hanno deciso di aderire a questo nostro mondo luterano non sono luterani al cento per cento. La Celi vive di questa molteplicità evangelica che trascende i confini e la dottrina. Abbiamo tra i nostri membri sudamericani, olandesi, svizzeri, riformati, luterani, calvinisti, seguaci di Zwingli, ex cattolici… “Essere cristiani non significa parlare di Gesù Cristo, ma vivere come ha vissuto lui” ha detto Zwingli. A ciascuno il suo modo. E a proposito di “Scegliere = Wählen” (il titolo di questa sessione del Sinodo, ndr) penso che siamo chiamati a scegliere tra speranza e disperazione, fiducia e diffidenza, filantropia e misantropia, veridicità e ipocrisia, autoironia e autoelevazione, umorismo e narcisismo, chiusura e apertura al mondo, fede e paura».

Cordelia Vitiello, Christine Fettig e Jens Ferstl sono invece i tre nuovi membri del concistoro della Chiesa Evangelica Luterana in Italia. Il Sinodo ha eletto il 10 ottobre anche la componente laica del Concistoro. Quattro i candidati che si sono presentati. Cordelia Vitiello, membro della comunità di Napoli, è stata rieletta come rappresentante legale della Celi, mentre entrano nel concistoro Christine Fettig, membro della comunità di Trieste, e Jens Ferstl, membro della comunità di Merano, che assume anche l’incarico di tesoriere.

Il Decano della Chiesa evangelica luterana in Italia Heiner Bludau, nel suo discorso ha toccato vari punti nevralgici:

«Il 2020 è stato caratterizzato da sospensioni a tutti i livelli. Sospensione di incontri in commissioni ecclesiastiche ed ecumeniche, anche transfrontaliere, sospensione di eventi, iniziative, culti, conferenze pastorali, incontri e seminari.  La pandemia da coronavirus ha messo in lockdown tutto, anche la chiesa». Tuttavia, secondo Bludau, «la vita ecclesiastica non si è fermata». La Celi ha seguito e continua a seguire rigorosamente le linee guida del governo.  Nelle comunità e a livello della Celi, ha detto il decano, è stato possibile trovare soluzioni alternative e creative per vivere comunque la dimensione collettiva. Quotidiane «parole del giorno», culti scritti e digitali, messaggi WhatsApp, telefonate, incontri digitali… Anche i contatti con le chiese partner sono stati mantenuti. La raccolta fondi avviata dall’a Celi a favore dei due ospedali protestanti di Genova e Napoli e dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo è stata un grande successo. La pandemia ha messo in moto qualcosa: la digitalizzazione della Chiesa, nel senso della ricerca di format adeguati per utilizzare i nuovi media come chiesa. Heiner Bludau: «La nostra Chiesa, come comunità di credenti in Gesù Cristo, può e deve certamente utilizzare le possibilità tecniche per rimanere in contatto e coordinarsi anche in situazioni difficili e a distanze; ma se rinunciasse completamente agli incontri, comprometterebbe il suo carattere di comunità».

Dall’ultimo Sinodo del maggio 2019 ad oggi, in un terzo delle comunità è avvenuto un cambio di pastore, ovvero a Venezia, Verona, Firenze, Sicilia, Milano ed anche a Torre Annunziata. La pastora Kirsten Thiele è stato cooptata come vicedecana al posto di Franziska Müller. In futuro la Celi vuole provvedere ancora di più a promuovere la formazione di propri pastori Celi in Italia.

l’ 8xmille è la principale fonte di sostegno della Celi. Negli ultimi anni i fondi 8xmille hanno continuato a diminuire, e anche per il prossimo futuro, a causa della crisi post-pandemica, sperare in un’inversione di rotta sembra audace. Da un lato, sottolinea il decano, sarà quindi necessario riflettere su come limitare le spese, dall’altro bisognerà prevedere finanziamenti alternativi per i progetti finora sostenuti con l’8xmille. In questa situazione i generosi sostegni da parte della Chiesa del Württemberg e della Federazione Mondiale Luterana, sono un aiuto prezioso. La pubblicizzazione dell’8xmille ha dei limiti, ma grazie all’aumento del lavoro di pubbliche relazioni e comunicazione, i progetti finanziati con l’8xmille sono stati portati all’attenzione di un vasto pubblico. Molto adeguato secondo il decano anche il progetto degli otto video su progetti, ma a causa del lockdown solo cinque brevi video hanno potuto essere realizzati, mentre un sesto è in corso di realizzazione (http://www.ottopermilleluterana.org/).

Il decano ha concluso la sua relazione con un’anticipazione sul giugno del 2021: La Federazione Luterana Mondiale ha chiesto alla Celi di organizzare insieme la sua prossima assemblea, che si svolgerà a Roma. Al termine è prevista una manifestazione ecumenica in memoria della Dieta di Spira del 1521 in Vaticano, alla quale parteciperà anche la Celi.

 

 

Foto: Wolfgang Prader, foto d’archivio – Celi