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Undici nuovi giusti onorati nel giardino virtuale

Onorare i Giusti del passato senza abbassare lo sguardo sui rischi per la dignità umana che si annidano nel presente. È questo il monito lanciato dal presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, Gabriele Nissim, durante la cerimonia che si è tenuta ieri l’altro 7 ottobre al Giardino dei Giusti di Milano per ricordare i nuovi Giusti del Giardino virtuale, l’estensione multimediale di quello presente al parco del Monte Stella.

La cerimonia si sarebbe dovuta tenere a marzo in concomitanza della Giornata dei Giusti dell’umanità, ma è stata posticipata a causa della pandemia. «Approfittiamo di questi grandi esempi di coraggio civile per ricordare due grandi emergenze internazionali verso le quali lanciamo un allarme rivolto alle istituzioni e alla società civile: la guerra nel Nagorno Karabakh, che vede in pericolo la popolazione di origine armena, e le repressioni in Bielorussia, dove centinaia di manifestanti pacifici sono stati arrestati per aver protestato contro il regime», ha spiegato Gabriele Nissim

E l’importanza di un luogo come il Giardino per far riflettere non solo sul passato ma anche sul presente è stata rimarcata da Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale di Milano e presidente del Comitato dei Garanti dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta dal Comune di Milano, Gariwo e Ucei). Per Bertolè i Giusti onorati oggi sono «figure che non solo hanno fatto del bene, salvando delle vite e mettendo a rischio sé stessi, ma sono diventate esempi di rettitudine, coraggio e umanità per tutti noi . Ricordarle e tenerne viva la memoria è un dovere».  

«Questo Giardino – ha detto Bertolè rivolto ai famigliari dei Giusti ricordati durante l’iniziativa – è un punto di riferimento mondiale per fare memoria in modo diverso». Del resto, ha spiegato Giorgio Mortara, vicepresidente Ucei, «ci sono Giusti che hanno salvato vite umane durante le grandi tragedie dell’umanità come la Shoah e altri le cui gesta contribuiscono a prevenire il male».

I Giusti ricordati durante la cerimonia sono: Francesco Quaianni, Emily Bayer, padre Italo Laracca, Carlo Bianchi, padre Andrey Sheptytskyy, la famiglia De Regibus, Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile, cittadini che, durante la Seconda guerra mondiale, hanno salvato gli ebrei rischiando la vita. Oltre a loro è stato ricordato anche Franco Basaglia, lo psichiatra che introdusse in Italia una nuova terapia per i disturbi mentali, fondata sul rispetto dei pazienti, e pose le basi della legge 180, detta poi “Legge Basaglia”, di riforma dell’assistenza psichiatrica con la chiusura dei manicomi. Le loro storie sono consultabili a questo link.

 

L’intento di Gariwo è di accrescere e approfondire la conoscenza e l’interesse verso le figure e le storie dei Giusti, donne e uomini che si sono battuti e si battono in difesa della dignità.
Opera dal 1999 ma nasce ufficialmente nel 2001 come Comitato foresta dei Giusti-Gariwo e nel 2009 diventa onlus. Nel 2020 si trasforma in Fondazione.
Nel 2003 è nato il Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano, che dal 2008 è gestito dall’Associazione per il Giardino dei Giusti, di cui Gariwo fa parte con il Comune e l’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane.
Nel 2012, accogliendo l’appello di Gariwo, il Parlamento europeo ha istituito la Giornata europea dei Giusti – 6 marzo. Nel 2017 l’Italia è stato il primo Paese a riconoscerla come solennità civile, istituendo la Giornata dei Giusti dell’Umanità.