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Addio a Carla Nespolo, prima donna presidente dell’Anpi

E’ morta Carla Nespolo, 77 anni, presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani) dal 3 novembre 2017, prima donna e primo presidente non partigiano eletto a tale carica.

«Con immenso dolore, comunichiamo la scomparsa della nostra amatissima Presidente nazionale, Carla Nespolo – si legge nel comunicato diramato dalla segretaria dell’Anpi- . Lascia un vuoto profondissimo in tutta l’Anpi che Carla ha guidato dal novembre 2017 – prima donna Presidente – con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita. Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia.Ciao comandante».

Nel 2018, intervistata dal nostro sito Riforma.it in occasione della grande manifestazione nazionale contro i fascismi all’indomani degli spari di Macerata ad opera di Luca Traini, ci aveva raccontato che «Per sconfiggere il razzismo dovremmo sconfiggere un grande inganno che questa società, non solo in Italia, ma in tutta Europa ha prodotto. Un inganno indirizzato, in particolar modo, alle classi sociali più popolari e più povere. Si è fatto credere che le persone ancor più povere e più indigenti, siano i nuovi nemici da rifiutare e da respingere. Invece non è così, il vero nemico è, colui che sfrutta la vita umana e non la rispetta. Il primo strumento utile per contrastare fascismi e razzismi è la conoscenza. Andrebbe sollecitato un grande lavoro di educazione alla conoscenza, storica, sociale, civile e dei diritti nelle scuole. Un altro prezioso strumento di diffusione della conoscenza, se fatto con coscienza e onestà, è quello dell’informazione. Ogni giorno vediamo persone che, senza rendersene conto, manifestano atteggiamenti razzisti, antisemiti, xenofobi; penso al caso più eclatante quando alcuni giovani tifosi hanno dileggiato in un campo di calcio Anna Frank, senza sapere chi fosse, senza conoscerne la storia e il valore che il suo diario ha avuto per l’intera umanità. Uno Stato democratico, però, possiede altri strumenti preziosi, che potremmo definire anticorpi, dei regolamenti di civiltà. La nostra Carta Costituzionale, ad esempio, che non è a-fascista, e dunque indifferente al tema. La Costituzione italiana è anti-fascista. Basta leggere il discorso di un giovanissimo Aldo Moro in fase di Costituente o di Palmiro Togliatti o quelli di Umberto Terracini e Einaudi, per vedere con i propri occhi che allora fu fatta una scelta di fondo. La Costituzione è nata dalla Resistenza, da una pagina di storia in cui persone diverse, per opinioni ed esperienze, si sono messe insieme con un unico obiettivo: quello di conquistare la libertà».

Nata a Novara il 4 marzo 1943, laureata in Pedagogia. Insegnante.

È stata la prima parlamentare comunista piemontese. Di famiglia partigiana e antifascista. Lo zio (fratello di sua madre) Amino Pizzorno (nome di battaglia Attilio) è stato vice-comandante della VI (sesta) zona partigiana, operante tra Piemonte e la Liguria.

Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici. Dal 1970 al 1975, consigliera provinciale di Alessandria. Dal 1975 al 1976, assessora all’istruzione della Provincia di Alessandria. Dal 1976 al 1983, Deputata della Repubblica Italiana, per due legislature. Dal 1983 al 1992, Senatrice della Repubblica, per due legislature.

Dal 1976 al 1979 e’ stata segretaria della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta da Nilde Iotti .Nelle due legislature successive, sia alla Camera che al Senato, vice-presidente della Commissione Istruzione. Dall’87 al ’92, al Senato, vice-presidente della commissione ambiente.

È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro.

Ha presentato numerose proposte di legge, molte delle quali sono diventate legge dello stato, come la legge per elevare sino a 35 anni, l’età per partecipare a concorsi, nel pubblico impiego; la legge quadro per la formazione professionale e la legge per il decentramento universitario piemontese.

Ha partecipato, tra gli altri, ai lavori parlamentari per le legge contro la violenza sessuale e per l’informazione sessuale nelle scuole. È stata protagonista di importanti battaglie ambientali, come quella contro l’ACNA di Cengio e per la tutela degli animali e firmataria della legge per la tutela degli animali.