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Raccolta fondi dei luterani italiani per Moria

Un aiuto per il nuovo campo profughi sull’isola di Lesbo, dopo il devastante incendio delle scorse settimane.

Lo chiede la Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), che condivide l’appello di tante organizzazioni per un immediato intervento dell’Unione Europea a Lesbo. Tramite un suo giovane rappresentante impegnato sull’isola, la Celi ha potuto stabilire un contatto diretto con la Ong Refugee4Refugees e ha deciso di sostenere la sua azione. Il Concistoro della Celi nella sua ultima riunione ha deliberato un sostegno di emergenza di 7mila euro per questa organizzazione e ha deciso di lanciare una raccolta fondi.

«Da alcuni giorni – spiega la Celi in una nota – militari, polizia, collaboratori dell’Unhcr hanno iniziato a ricostruire il campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo. Oltre 10mila persone sono già state ricollocate nel campo. Anche i collaboratori delle varie ong presenti sull’isola hanno di nuovo accesso al campo. Una di queste organizzazioni è Refugee4Refugees, ong fondata nel 2017 da un rifugiato siriano, Omar Alshakal, approdato egli stesso nel 2014 a Lesbo. Tanti dei volontari attivi nella sua organizzazione sono migranti che vivono nel campo. Il nuovo campo è sorto direttamente in riva al mare, le tende sono leggere e non molto adatte a resistere alle intemperie e al freddo. Refugee4Refugees, attenta soprattutto ai bisogni dei più vulnerabili – donne incinte, minorenni non accompagnati e giovani famiglie – si è posta come obiettivo quello di rendere il nuovo campo “a prova d’inverno”. Si tratta soprattutto di attrezzare le tende con un pavimento in legno come protezione contro acqua, fango e freddo, rendendo nel contempo le strutture più robuste per resistere meglio al vento, alle forti piogge invernali e agli spruzzi delle onde. In più i volontari cercano di procurare del cibo supplementare, frutta e verdura, ad esempio, latticini e uova, alle donne incinte e ai più piccoli e distribuiscono a tutti coperte, giacche, stivali e quant’altro necessario per affrontare i prossimi mesi».

Dopo la campagna di raccolta fondi “Insieme contro Covid-19” lanciata lo scorso marzo a favore degli Ospedali Evangelici di Genova e Napoli e dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, impegnati in prima linea contro il Covid, la Celi ora «fa appello alla generosità di tutti per alleviare le sofferenze dei rifugiati sull’isola di Lesbo, chiedendo di dare un sostegno a chi lavora per fronteggiare una situazione di assoluta emergenza».

Per donare un contributo economico:

“CELI PER MORIA” Refugee4Refugees

IBAN: GR30 0171 3550 0063 5514 0495 233;

BIC/Swift code: PIRBGRAA

Bank Address: Piraeus Bank, Mytilene, Lesvos, Greece 811 00

Tax Identification Number (Greece registered): 997257688

Foto di Kirsty Evans