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La vera guerra oggi è contro i poveri

Mi sveglio e mi giunge un messaggio da una persona della mia chiesa che mi dice che pochi minuti prima un prete ben conosciuto dalla sua famiglia è stato accoltellato a morte a Como. L’omicida – queste le prime notizie – un immigrato con problemi psichici. 

Don Roberto Malgesini era un uomo di fede dedito ai senza fissa dimora per i quali coordinava la distribuzione della colazione ogni mattina, e d’inverno metteva nel cortile 10-15 materassi per rendere il freddo e il loro sonno un po’ più sopportabile.

Il tam tam dei commenti cinici e sprezzanti è già cominciato sui social. Quale migliore occasione per alimentare la sordida guerra contro i poveri e contro chi si batte per il loro diritto alla dignità, ad un posto nel mondo! Perché la vera guerra oggi è contro i poveri!

Non spendo una sola parola di più per rimarcare quanto le parole violente avvelenino le coscienze e confondano le menti.

Il male produce male. L’emarginazione produce rabbia e malattia mentale. Servire gente considerata spazzatura sociale è difficilissimo. Chi serve i poveri, anche i poveri di salute mentale, sperimenta ogni giorno di essere l’obiettivo privilegiato della loro rabbia. E nonostante questo continua a servire sperando che qualche spiraglio di luce si apra per qualcuno di loro.

Don Roberto si è caricato di pesi enormi che i manipolatori da tastiera non toccano nemmeno con un dito.

Dio ti ha accolto don Roberto. E noi ti onoriamo.

Il commento della pastora battista Anna Maffei è ondato il 15 settembre scorso su Radio Rai 1 durante la trasmissione «Ascolta si fa sera».