Sea Watch 4 verso Palermo, il grazie della Chiesa evangelica tedesca ai soccorritori

A 11 giorni dal primo soccorso in mare la nuova nave Sea Watch 4, acquistata dal consorzio United4Rescue composto da Ong e associazioni e con capofila la Ekd, la Chiesa evangelica in Germania, finalmente ha ieri ottenuto un porto di approdo. La nave, stracolma di 350 persone salvate in vari differenti interventi, compreso quello per aiutare la nave Louise Michel, nuova imbarcazione acquistata dalla street artist Banksy, sta in queste ore raggiungendo il porto di Palermo.

I naufraghi saranno trasferiti su una nave messa a disposizione dalle autorità italiane per svolgere un periodo di quarantena. La disponiblità è giunta nella giornata di ieri dal primo cittadino del capoluogo siciliano Leoluca Orlando, che ha così commentato: «Sicurezza e diritto alla vita per tutti gli esseri umani. Facendo seguito a quanto già praticato per la Alan Kurdi la Sea Watch 4 e la Aita Mari porterà in salvo e sicurezza al largo di Palermo i migranti salvati da una morte sicura nel Mediterraneo».

Il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania, Heinrich Bedford-Strohm, ha dichiarato: «È un grande sollievo ricevere la notizia che la Sea Watch 4 ha avuto la conferma scritta di poter entrare in un porto sicuro in Italia. Ciò porta un lieto fine a una drammatica operazione di salvataggio, che ancora una volta ha chiarito quanto sia urgente che siano gli Stati europei a farsi carico del soccorso coordinato nel Mar Mediterraneo, oggi demandato soltanto ai soccorritori civili e ai loro sforzi. Sono profondamente grato all’equipaggio ea tutti i sostenitori che hanno reso possibile questo salvataggio. Senza i loro sforzi, le 353 persone che stanno per mettere piede su un terreno sicuro sarebbero molto probabilmente annegate. Non può essere che l’Europa guardi dall’altra parte quando le persone muoiono ai suoi confini. La volontà espressa pubblicamente di molte città e comuni in Germania e in Europa di accogliere persone soccorse dimostra che la politica del distogliere lo sguardo non è più accettata».

La nave di soccorso è stata acquistata con donazioni dall’alleanza United4Rescue a gennaio e battezzata a Kiel a febbraio. Dopo il trasferimento e le ristrutturazioni, si sono dovuti attendere diversi mesi per la prima partenza a causa della pandemia di Coronavirus. Il punto di partenza per l’istituzione dell’alleanza è stata una risoluzione approvata al Congresso della Chiesa evangelica tedesca nel 2019, che invitava l’Ekd e le sue chiese membro a inviare una nave in soccorso in mare nel Mediterraneo. Dopo approfondite deliberazioni, il Consiglio e il Sinodo dell’Ekd hanno deciso di assumere questo compito come parte di un’ampia alleanza della società civile.